Nello scorso articolo ho sottolineato quanto la corretta digestione sia alla base di tutto il buon funzionamento del sistema corporeo a qualsiasi livello: fisico, energetico, mentale, emozionale. Vi ho detto che la “cattiva digestione” non si manifesta solo con i classici sintomi come il reflusso, l’acidità, il meteorismo, la nausea, la stitichezza, ma anche con sintomi apparentemente non associabili come l’emicrania, i dolori osteoarticolari, l’insonnia, la depressione, l’ansia e gli sbalzi di umore.
Ci siamo concentrati sullo stomaco, il tanto bistrattato stomaco, un organo addominale che, in molti casi, potremmo definire un “sacco senza fondo”, in cui finiscono le peggiori sostanze; un organo chiamato non solo a digerire gli alimenti, ma anche le emozioni che la nostra psiche vi associa, tanto che i sentimenti, i pensieri, le emozioni e il cibo vengono inconsapevolmente trattati proprio come se fossero la stessa cosa. La verità è che la maggior parte delle persone non digerisce bene, non solo a causa di una alimentazione squilibrata, ma anche per una cattiva gestione emozionale e comportamentale. Allora che cosa possiamo fare per aiutare il nostro organismo in questa delicata funzione? Oggi ci concentriamo sulle sostanze e principi attivi che maggiormente sono in grado di facilitare e migliorare la nostra digestione, ma anche su semplici accorgimenti che possono diventare sane abitudini. Tutti noi sappiamo che dalla bocca il cibo passa nello stomaco, dove inizia la digestione delle grandi molecole alimentari che avviene grazie all'azione dell'acido cloridrico, liberato dalle pareti dello stomaco, la cui produzione è regolata anche dallo zinco.
Quando in età avanzata o in un periodo di particolare stress le riserve di zinco tendono a diminuire, ecco che si riduce anche la produzione di acido cloridrico con le conseguenti difficoltà digestive che si manifestano soprattutto dopo i pasti iperproteici. Quindi, in specifici casi, se sono presenti sintomi di digestione lenta e pesante, la causa potrebbe essere una carenza di acidi gastrici, dovuta anche a una carenza di zinco. Questa condizione si chiama ipocloridria. La cosa migliore sarebbe controllare, attraverso un semplicissimo esame ematico, se siete in carenza di questo importante microelemento e, se confermata, un buon aiuto potrebbe consistere nell'assunzione di un integratore digestivo contenente betaina e zinco in forma facilmente assimilabile, come il citrato di zinco. Molto spesso si pensa che bruciore di stomaco, indigestione, meteorismo e reflusso siano causati da un’eccessiva produzione di acido cloridrico.
Questi sintomi sono invece frequentemente collegabili ad una sua carenza, la cui corretta quantità ci aiuta a tenere sotto controllo anche alcune colonie di batteri patogeni che possono insediarsi nelle mucose gastriche. In caso di ipocloridria, la betaina aumenta i livelli di acido cloridrico nello stomaco, necessario per una corretta digestione ed assimilazione dei nutrienti del cibo. Le conseguenze di questa condizione si possono manifestare anche con la carenza di nutrienti come ferro e vitamina B12 che causano anemia e malassorbimento alimentare. Se in ipocloridria, gli stessi batteri patogeni, non controllati, possono entrare nel circolo sanguigno causando (attraverso una risposta del sistema immunitario) fatica cronica, tossiemia e disbiosi.
Poi ci sono dei casi in cui il processo digestivo può divenire difficoltoso in conseguenza di un pasto non adeguato (ad es. con cibi fritti con oli idrogenati e non spremuti a freddo) o con porzioni eccessive o consumate frettolosamente. A lungo andare queste “cattive abitudini” possono causare una gastrite (infiammazione delle mucose dello stomaco). In questi casi, i sintomi che accompagnano la cattiva digestione possono essere pesantezza e gonfiore addominale, sonnolenza e rigurgiti che si manifestano con sensazione di bruciore e dolore alla bocca dello stomaco, come conseguenza dell'aumentata produzione di acido cloridrico rispetto al muco gastro-protettivo che viene prodotto dalla mucosa gastrica.
A questi disturbi possiamo ovviare modificando la nostra alimentazione, evitando gli alimenti, le bevande e le sostanze acidificanti come l'alcool, il caffè, gli alimenti ricchi di grassi saturi e tutti quei cibi che hanno una caratteristica pro-infiammatoria, evitando anche l'abuso di farmaci come i FANS, tra cui effetti collaterali sono elencati proprio quelli a livello gastrico. In questo caso, un integratore di sali di citrato e bicarbonato (calcio, magnesio, sodio, potassio) aiutano a contrastare l'iper acidità gastrica favorendo i processi digestivi. L'assunzione di bicarbonato neutralizza l'acidità dei succhi gastrici producendo anidride carbonica, favorendo in questo modo le funzionalità digestive, contrastando l'acidità e il bruciore di stomaco. E’ anche importante non essere in carenza di vitamine come la vitamina B2 che contribuisce al normale trofismo delle mucose gastriche e la vitamina B6 che migliora l'assorbimento dei nutrienti e favorisce il metabolismo cellulare. A volte, l’infiammazione della mucosa gastrica, presentando un assottigliamento del muco protettivo, rende più difficile la digestione della gran parte degli alimenti (anche di quelli considerati “sani” come una semplice insalata o una minestra di verdura), costringendoci all’assunzione di farmaci, che dovrebbero essere utilizzati solo a pronto soccorso, come gli inibitori di pompa protonica, il cui abuso, a lungo andare, può sortire l’effetto opposto.
Fortunatamente, ci sono diversi rimedi naturali che possono, se assunti in modo corretto, contribuire a mantenere la giusta funzionalità digestiva, prima che il tutto si trasformi in una vera e propria patologia. Ve ne riporto alcuni. I Chiodi di garofano possiedono proprietà antiossidanti ed eupeptiche che favoriscono i processi digestivi. Ultimissimi studi di Nutrigenomica hanno evidenziato che i triterpeni in essi contenuti, sono in grado di modulare e regolare importanti processi metabolici proprio a livello gastrointestinale. La Genziana mostra un'azione tonico digestiva e di stimolo delle secrezioni epatiche, favorendo l'eliminazione dei gas intestinali. Il Tarassaco ha proprietà depurative in grado di stimolare la produzione della bile, favorendo quindi la digestione dei grassi e regolando il transito intestinale. Il succo disidratato di Alfa-Alfa possiede proprietà toniche e stomatiche.
Se viene assunto dopo i pasti migliora l'assorbimento dei nutrienti, se assunto prima, aumenta l'attività gastrointestinale. A livello enterico, vi segnalo due sostanze, a mio avviso, molto efficaci: l'Acido butirrico, un importante nutriente in grado di fornire energia ai colonociti (cellule del colon) con una potente azione antinfiammatoria e di regolazione della permeabilità della mucosa intestinale e l'Alfa-lattoalbumina, una proteina principale del siero del latte materno che rappresenta una fonte primaria di aminoacidi essenziali, contribuisce a diminuire la permeabilità intestinale e ha un'azione protettiva sulle mucose, perché stimola la secrezione di muco protettivo. Inoltre, questa sieroproteina controlla il ph gastrico e rallenta gli spasmi dello stomaco. Altre due piante conosciute per la loro attività di supporto alle fisiologiche funzioni digestive e alla regolare motilità gastrointestinale, sono il Mallo di Noce e l'Assenzio.
La Noce comune (Juglans regia) è una pianta molto utilizzata nella medicina tradizionale. Numerosi studi hanno dimostrato la presenza, in questa specie, di composti dotati di attività biologiche legate al metabolismo dei grassi e dei lipidi, inoltre sono stati rilevati composti fenolici ad attività antiossidante, in grado di ridurre lo stress ossidativo. L'Assenzio è un'erba perenne che contiene diversi metaboliti tra cui oli essenziali e flavonoidi, tutti con un'azione specifica nei disturbi dispeptici, con funzione epatoprotettrice. Questa pianta è conosciuta per le sue proprietà antielmintiche e antibatteriche. La sua azione si esplica anche a livello intestinale in quanto è in grado di modulare processi biologici che causano reazioni infiammatorie sulle mucose enteriche.
Molto interessanti sono le azioni benefiche dell'Anice, Finocchio, Melissa, Menta, Cumino e Passiflora che contribuiscono a mantenere la regolare motilità gastrointestinale e l’eliminazione dei gas, così come l'Aloe, lo Psillio e il Baobab. Uno dei miei preferiti è lo Zenzero che potenzia l’assorbimento e la biodisponibilità di tutti gli altri principi attivi; riduce il gonfiore addominale dopo i pasti, promuovendo lo svuotamento gastrico. Agisce in contrasto al meteorismo. E’ un gastroprotettore naturale in quanto stimola la produzione di mucina, una glicoproteina che protegge la mucosa gastrica dall’acido cloridrico.
Allevia i sintomi da reflusso gastroesofageo, agendo da modulatore della pompa protonica e quindi sui succhi gastrici. Insomma, come sempre la natura ci mette a disposizione una vasta gamma di rimedi che, se utilizzati nelle giuste modalità, (vietato il fai da te) possono veramente contribuire al corretto funzionamento di uno degli apparati più importanti del nostro organismo: il sistema digerente. Perché chi digerisce bene a tavola “digerisce meglio la vita”!