Quello delle rsa non è un mondo facile. Non lo è stato durante la pandemia, con tutte le difficoltà che ne sono emerse. Ma non lo è nemmeno adesso, visto che quella del personale è un'emergenza costante. Infermieri, ma anche Oss, ovvero gli operatori socio sanitari che quotidianamente assistono gli ospiti in tutte le loro esigenze.
Secondo Api Sanità Torino e Confapi Sanità Piemonte, in tutta la regione mancherebbero almeno 5000 professionisti. Fin da subito. “La carenza in Piemonte di operatori socio-sanitari ci pone dinanzi ad una vera e propria emergenza sociale. Se non verrà trovata una rapida soluzione al problema, si rischierà di non poter prestare adeguati servizi socio-sanitari a tutta la popolazione anziana della nostra regione mettendo anche in grave crisi tutte le RSA del territorio piemontese”, dice Michele Colaci, presidente di API Sanità Torino e di Confapi Sanità.
La proposta è, secondo Colaci, di "Prorogare la dgr. 4 per gestire l'immediata emergenza e introdurre figure complementari come le Adest, Ota e gli assistenti familiari. Infine, chiediamo di rimodulare i corsi Oss per adeguarli ai fabbisogni regionali, allargandoli alla platea degli istituti formatori autorizzati”. “In mancanza di questi semplici provvedimenti - conclude -, nel giro di poco tempo, tutto il sistema entrerà in crisi”.