C’è molta Storia cittadina nel programma della Collegno Fòl Fest, la festa dedicata alla salute delle menti, all’inclusione e alla cittadinanza, in programma da domenica 12 a domenica 19 maggio, nei padiglioni del parco della Certosa Reale.
Convegni e tavole rotonde a tema scientifico, ma anche documentari, libri e mostre, parlano di cosa è stato il manicomio, di quanto ha segnato il passato e di come il presente lo rilegge, per tutelare il futuro della cura.
A parlare della struttura di contenimento, negli anni Trenta e Quaranta del Novecento, è la mostra di Pietro Augusto Cassina, artista cui è dedicata l’immagine della Collegno Fòl Fest. La sua vena artistica è strettamente legata alla sua esperienza umana di ex internato alla Certosa. Pietro, sé dipinge nella furia della vita, curata da Lillo Baglio e Fabrizio Prina, è allestita nella Sala delle Arti, ingresso da via Torino 9, con inaugurazione domenica 12 maggio alle 18. Aperta da lunedì 13 a venerdì 26 maggio, dalle 15,30 alle 19,30.
Altro appuntamento di riferimento è la proiezione di Sogno Matto, di Antonio D’Aquila, in calendario lunedì 13 maggio, alle 20,30, al Cinecircolo L’incontro – Suburbana, via Arturo Bendini 11. Il documentario è incentrato su lotte e innovazioni introdotte oltre le mura del manicomio, da Enrico Pascal insieme alla moglie Germana Massucco, assistente sociale e compagna di vita e di lotte sociali. A Pascal, psichiatra innovatore e protagonista di una stagione rivoluzionaria per la Storia della Psichiatria, è dedicata questa terza edizione della Collegno Fòl Fest. Tornano i fantasmi della fragilità offesa in manicomio e gli echi del complicato percorso verso il riconoscimento del paziente come persona, nella serata dedicata a Portami su quello che canta. Storia di un libro guerriero, film di Marino Bronzino e Claudio Zuchellini. Un libro, quello firmato da Alberto Papuzzi e oggetto del film, diventato nel tempo un documento di riferimento, per ripercorrere la “storia nera” del manicomio di Collegno e il processo a Giorgio Coda, psichiatra messo sotto accusa per i maltrattamenti ai pazienti. La proiezione è martedì 14 maggio, alle 21, alla Lavanderia a Vapore, corso Pastrengo 51.
Resta uno dei fatti più discussi, legato alla città, Il caso dello smemorato di Collegno, di cui si torna a parlare giovedì 16 maggio, alle 14,30, nell’Aula T-Pall Unito, padiglione 4, piazza Cavalieri della S.S. Annunziata. La vicenda giudiziaria Mario Bruneri / Giulio Canella, che suscitò grande eco e attenzione mediatica tra il 1927 e il 1931, è raccontata attraverso punti di vista e con percezione contemporanea, alla luce di nuove scoperte, colpi di scena e particolari inediti. La tavola rotonda è moderata da Catia Gribaudo, psicologa psicoterapeuta, con interventi di Lillo Baglio, responsabile del Centro di Documentazione sulla Psichiatria Asl To3; Roberto Dosio, vice commissario del Comando di polizia locale di Collegno; Roberto Capocelli, medico chirurgo.
Il cammino alla scoperta della realtà manicomiale è tracciato, nella sua drammaticità, dal Percorso autoguidato sui luoghi dell’ex manicomio di Collegno. Il progetto del Ciso Piemonte prevede l’installazione di pannelli descrittivi, nell’area della Certosa, con indicazioni sul luogo, citazioni e due QR Code che rimandano, uno a video, documentari, interviste, film, l’altro a canzoni che evocano la follia. L’ultima tappa sono i resti del grande muro di cinta, simbolo del crollo dell’istituzione. Il progetto è presentato in conferenza sabato 18 maggio, alla 18, nel Padiglione 14, corso Pastrengo 51 angolo viale Nelson Mandela.
Il crollo di “quella” barriera tra dentro e fuori è rievocato nella mostra Abbattere i muri, di Renzo Miglio e Michele D’Ottavio, testimonianza di due momenti che hanno segnato la Storia: l'abbattimento del Muro di Berlino nel 1989 e la demolizione del muro dell'ospedale psichiatrico di Collegno nel 1977. Le fotografie di Michele catturano l'atmosfera di gioia e speranza a Berlino, in un momento emblematico del processo di costruzione di un'Europa unita, mentre le immagini di Renzo testimoniano l’atto iconico della chiusura dei manicomi, rievocano il coraggio e la determinazione di coloro che abbatterono un simbolo di segregazione e oppressione all'interno del sistema psichiatrico. La mostra è allestita nell’Ex Hammam di Villa 5, accesso da via Torino 9, visitabile da lunedì 13 a venerdì 17 maggio, dalle 17 alle 20, domenica 12, sabato 18 e domenica 19 maggio, dalle 16 alle 20.
L’ingresso a tutti gli appuntamenti è libero.
Per info e programma completo: https://www.collegnofolfest.it/wp-content/uploads/2024/05/FF_Programma2024.pdf