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Economia e lavoro | 09 maggio 2023, 07:02

Occupazione, quasi un lavoratore su due non si trova: le aziende piemontesi cercano sanitari, meccanici e autisti

Difficile trovare anche operai specializzati, saldatori e montatori. A maggio, tuttavia, le assunzioni saranno oltre 28mila (1600 in più di un anno fa)

Infermieri in corsia

Le professioni sanitarie sono tra le più ricercate in Piemonte nel mese di maggio

Si torna ad assumere, in Piemonte, ma che fatica. Lo confermano i dati di Unioncamere ed Excelsior, che fissano oltre quota 28mila i futuri ingressi nel mondo del lavoro a maggio, oltre 1600 in più rispetto a un anno fa.

Difficile trovare un lavoratore su due (o quasi)

Ma ci sono categorie che continuano a essere molto difficili da trovare: lo dice il 47,2% delle imprese che cerca personale. Una cifra comunque molto alta, anche se in lieve calo rispetto al 49,5% del mese scorso. La mancanza di candidati si conferma la principale motivazione del mismatch (31,3%) seguita dalla preparazione inadeguata con l’11,7%.

In particolare, le maggiori difficoltà di reperimento di personale in Piemonte riguardano le Professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali (per cui le problematiche riguardano il 78,5% delle 680 assunzioni previste), Meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori macchine fisse e mobili (è di difficile reperimento il 77,5% dei circa 720 ingressi programmati), Conduttori di veicoli a motore e a trazione animale (75,8%), Operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (75,8%), Fondatori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (72,1%) e Operai macchine automatiche e semiautomatiche (68,4%).

Un'assunzione su cinque nel Nord-Ovest

Le entrate previste in Piemonte a maggio 2023 rappresentano il 21,8% delle 129.300 assunzioni previste nel Nord Ovest e il 6% del totale di quelle nazionali (467mila circa).

Il 74,3% delle entrate programmate dalle aziende piemontesi riguarderà personale dipendente, il 18,9% lavoratori somministrati, l’1,4% collaboratori e il 5,4% altri lavoratori non alle dipendenze. 

La domanda di lavoro a maggio 2023 è trainata dai contratti a tempo determinato con il 58% delle entrate programmate, seguiti da quelli a tempo indeterminato con il 26% dei casi. L’apprendistato rappresenta la tipologia contrattuale prescelta per il 10% delle entrate, mentre gli altri contratti detengono una quota del 6% del totale complessivo regionale.

Spingono soprattutto i servizi di ristorazione e turismo

Su base trimestrale, da qui a luglio le assunzioni dovrebbero superare quota 59mila per i servizi, mentre l’industria prevede 29.800 entrate, generando il 33,5% della domanda totale e segnando un aumento di circa 3.400 unità rispetto al periodo maggio-luglio 2022.

Il settore più in cerca di lavoratori, vista anche la stagione in arrivo, è quello dei servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici, con 13.800 ingressi (15,5% del totale), seguito dai servizi alle persone, con 11.230 entrate e una quota del 12,6% del totale e dal commercio, per cui le imprese intervistate prevedono 11.020 assunzioni (12,4%).

Massimiliano Sciullo

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