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Economia e lavoro | 10 maggio 2023, 17:45

Nomi noti e settori emergenti, novità all'Unione Industriali di Torino: nasce il Consiglio direttivo

L'organismo, composto da 15 membri, affianca l'attività del presidente Marsiaj e del Consiglio di presidenza. Unica donna, Evelina Christillin (che si aggiunge alle quattro già presenti). Tanti gli ex numeri uno di via Fanti e del Gruppo Giovani

Sede Unione Industriali di Torino

Nasce un nuovo organismo all'interno dell'Unione Industriali di Torino

Grandi ritorni, in seno all'Unione Industriali di Torino. Nasce infatti un organismo tutto nuovo, in via Fanti: è il Consiglio direttivo, che andrà ad affiancare nella sua attività il Consiglio di presidenza (composto da 12 persone) e il numero uno, Giorgio Marsiaj.

Quindici nomi in tutto. Quindici personalità del mondo economico e del territorio. Alcuni molto noti, altri nascosti dal tipico undestatement sabaudo, altri in rampa di lancio. Fanno parte del Consiglio direttivo alcuni personaggi consolidati come Evelina Christillin (presidente del Museo Egizio), unica donna all'interno del nuovo gruppo, mentre nel consiglio di Presidenza sono quattro (Barbara Graffino, Chiara Ercole, Anna Ferrino, Giorgia Garola). Poi Andrea Gavosto (direttore della Fondazione Giovanni Agnelli), Guido Giubergia (presidente e ad di Ersel), Andrea Andorno (ad di Sagat) e Luciano Bonaria (presidente e ad di Spea). Appartengono invece al club degli "ex" Gianfranco Carbonato (presidente e ad di Prima Industrie), già presidente degli industriali torinesi, così come Dario Gallina (oggi presidente della Camera di Commercio) e poi due ex presidenti dei Giovani, Marco Gay (oggi presidente di Confindustria Piemonte) e Alberto Lazzaro (ad di Wisildent e che proprio ieri ha passato il testimone proprio a Graffino). C'è poi Rinaldo Ocleppo, presidente del Gruppo Ict dell'Unione e presidente di Dyalog), così come Luca Dal Fabbro, presidente di Iren e Umberto Lebruto (ad di FS Sistemi Urbani).

Appartengono alla generazione emergente, infine, David Avino (amministratore unico di Argotec), Stefano Buono (ad di NewCleo) e Marco Zoff (figlio del grande Dino e direttore generale della divisione velivoli di Leonardo). Tre esponenti che sottolineano come il futuro sia legato al nuovo nucleare (NewCleo è un caso di studio: start up che ha attirato la stragrande maggioranza dei finanziamenti degli investitori verso le aziende in via di sviluppo) e al mondo dell'aerospazio, proprio il filone su cui Torino punta con forza, anche con la Cittadella di corso Marche.

Nell’area torinese si avverte in modo impellente la necessità di definire delle prospettive strategiche di sistema che ne definiscano le nuove linee di sviluppo, non soltanto in termini economico produttivi, ma in una più ampia ottica di crescita e coesione sociale, con la prospettiva di fissare obiettivi condivisi e da perseguire attraverso il comune impegno di tutti gli attori territoriali”, ha commentato Marsiaj. “Si tratta di un vero e proprio gruppo di lavoro formato da autorevoli personaggi della nostra comunità - spiega Marsiaj - a cui da oggi spetta il compito di confrontarsi periodicamente su una serie di questioni nodali, attraverso un approccio propositivo e costruttivo. Per essere molto concreti, abbiamo ritenuto opportuno circoscrivere la discussione a tre macro-temi, peraltro strettamente interconnessi: attrattività, capitale umano, qualità della vita”.

Massimiliano Sciullo

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