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Economia e lavoro | 29 maggio 2022, 11:00

Il carobolletta non frena i consumi di energia: ad aprile in Piemonte un aumento dell'1,3% rispetto a un anno prima

Secondo i dati Terna le fonti rinnovabili hanno coperto circa il 28% della domanda elettrica regionale

lampadine appese nel cielo

Nel mese di aprile i consumi elettrici in Piemonte sono aumentati dell'1,3% rispetto a un anno fa

Aumentano in Piemonte i consumi elettrici, nonostante il caro bollette e le incertezze geopolitiche generali. Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, l’energia elettrica consumata nel mese di aprile nella nostra regione è stata in crescita dell’1,3% rispetto allo stesso mese del 2021. E le fonti rinnovabili hanno coperto circa il 28% della domanda elettrica regionale.

Sul territorio nazionale, nello stesso periodo di tempo, la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’86% con la produzione nazionale e per la quota restante (14%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. La produzione nazionale netta è risultata pari a 21 miliardi di kWh (-2%). Le rinnovabili, che hanno coperto mediamente il 37% della domanda elettrica, hanno superato il 50% in occasione delle festività pasquali (tra il 16 e il 18 aprile) e registrato una punta giornaliera pari al 60,3% proprio in occasione del giorno di Pasqua (17 aprile). In crescita a due cifre la produzione da fonte eolica (+53,5%) e fotovoltaica (+17,6%): nello specifico, l’aumento della generazione eolica è dovuto prevalentemente a una maggiore ventosità registrata nel corso del mese, mentre la crescita della produzione fotovoltaica è legata sia al maggior irraggiamento solare (circa due terzi) sia all’incremento della nuova potenza installata in Italia da inizio 2022. Eolico e fotovoltaico, insieme, hanno generato circa un quarto della produzione elettrica nazionale, un valore record per il mese di aprile. In flessione le fonti geotermica (-0,4%), termica (-2,7%) e idroelettrica (-41%), quest’ultima in particolare per gli effetti delle scarse precipitazioni che si protraggono ormai da diversi mesi. Per quanto riguarda il saldo import-export, la variazione è pari a +18,9%. Si evidenzia, per la prima volta dall’inizio dell’anno, una crescita dell’import (+20,2%), a fronte di un trend sempre in aumento dell’export (+32,2%).

Massimiliano Sciullo

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