Venaria, è scontro a 5 stelle sul Bando Periferie: la maggioranza vuole “fare chiarezza”

Non si ferma la lotta “interna” al Movimento 5 Stelle scatenata dal Bando Periferie, quei soldi che sarebbero dovuti arrivare ai Comunicome preziosa linfa per strade e edifici e che, ora, rischiano dislittare. A Venaria, dopo le pubbliche rimostranze del sindaco pentastellato, Roberto Falcone, che insieme ad altri colleghi della cintura torinese è andato dal Prefetto, si muove anche la maggioranza comunale 5 stelle. È stato presentato, infatti, un odg che dà  sindaco di vederci chiaro, chiedendo alla Città metropolitana di “continuare il dialogo con il Governo, approfondendo le criticità e lostato attuale di quanto realizzato, per poter avviare i progetti”, intervenendo anche per “sollecitare” gli enti sovracomunali per lo sblocco dei finanziamenti.

Il capogruppo 5 Stelle al Comune di Venaria, Guido Ruento, resta fermo su questo punto, ma cerca di smorzare i toni in merito allo scontro interno al movimento. “Credo – ha spiegato – che ci sia stato un disagio nell’affrontare questa situazione, nonostante l’intento diportare avanti i progetti più critici”. Ruento, tuttavia, insiste.“Faremo molta attenzione – ha aggiunto – affinché ci siano i tempi per rispettare tutto, perché questo Bando Periferie contiene progetti vitali per la sicurezza e le infrastrutture della città”. Come, ad esempio, la ristrutturazione della scuola Romero, che attualmente vede gli studenti “sfollati” in altri due istituti, dove resteranno fino a fine anno.

“Sono fiducioso – ha concluso il capogruppo – perché abbiamo cercato di lavorare bene, così come gli altri Comuni anche di diverso colore. Queste distonie con il Governo centrale appaiono come le solitedistonie che esistono tra il Governo nazionale e i governi locali”. Sulla questione, al momento, il sindaco di Venaria non interviene ulteriormente. Nel frattempo l’odg, che si intitola “Recupero deifinanziamenti del bando periferie”, darà al primo cittadino della “Reale” la possibilità di sollecitare la conferma almeno dei progetti già avviati, questione su cui il premier, Giuseppe Conte, aveva dato rassicurazioni nei giorni scorsi. Parole che, però, ancora non bastano a calmare i Comuni.