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Politica | 24 ottobre 2023, 18:10

Casa, sanità e abbonamento unico per bus e treni. Valle sfida Cirio (e Gribaudo): “Sono pronto” [VIDEO]

L'esponente del Pd accetta le primarie ma non chiude la porta a una sintesi: “La politica è l’arte del possibile”. Stoccata alla collega dem: “Fino ad ora ho sentito principi, non proposte: occupiamoci del Piemonte”

daniele valle

Casa, sanità e abbonamenti soft per i bus, Valle sfida Cirio (e Gribaudo)

Dopo il riscaldamento, durato forse una decina d’anni, Daniele Valle è pronto per la maratona elettorale. Una corsa che sebbene veda favorito il presidente uscente Alberto Cirio, non viene vista come una missione impossibile. Anzi. Nonostante la concorrenza interna di quella Chiara Gribaudo, espressione della corrente Schlein, che alcuni vorrebbero come sfidante dell’attuale governatore, in un derby tutto cuneese.

Ai nastri di partenza Valle porta il “suo” programma. 40 pagine di idee, contributi. Di visione di Piemonte. Un dossier che tocca temi come la casa (quasi raccogliendo un’eredità berlusconiana), la sanità, i trasporti e la sua proposta a 99 euro per gli spostamenti. La maratona s’annuncia lunga e Valle, vista la concorrenza, dopo aver attaccato per 5 anni Cirio inizia a punzecchiare anche Gribaudo. “Fino ad ora ho sentito parlare solo di principi, non di cose concrete” afferma, riferendosi alla due giorni torinese della collega.

Valle, oggi presenta un programma vero e proprio da candidato presidente?

No, oggi porto un contributo. La mia esperienza e il mio percorso di 10 anni: abbiamo conosciuto un Piemonte diviso, dove si è contrapposto Torino al resto della regione, le città alle zone rurali, la provincia di Cuneo alle altre province. E questo non ha fatto bene al Piemonte. Abbiamo bisogno di un disegno unitario: solo con la visione di un Piemonte unito siamo in grado di competere a livello nazionale e internazionale. Serve un Piemonte coeso. 

In che modo?

Penso a un abbonamento unico per tutti i trasporti regionali a 99 euro al mese, penso alle connessioni del Piemonte con le altre regioni che ci stanno intorno: dovremmo spostarci tra Torino e Milano come se ci fosse la metropolitana, a 1 euro e mezzo. Penso che dovremmo avere in provincia di Alessandria la seconda stazione di Genova, collegata con l’alta velocità. Questo riporterebbe il Piemonte al centro della nazione e del contesto internazionale e gli consentirebbe di tornare a crescere.

Questo è l’altro grande problema che lei delinea.

Sì, oggi il Piemonte perde circa 15 abitanti ogni anno, ogni anno il Piemonte è più vecchio: se non torneremo ad attrarre famiglie e imprese a investire nella nostra regione, non torneremo mai a garantire quei servizi indispensabili per i nostri territori.

A cosa si riferisce?

Sanità, servizi sociali. Se pensiamo di risolvere tutto con maggiori investimenti, prendiamo in giro le persone. Raccontiamo a quelle comunità che stanno scomparendo per la carenza dei servizi, che si può continuare a fare come sempre fatto. Invece per rendere sostenibili quei servizi, serve crescere ed essere nuovamente attrattivi. 

Ha annunciato un appuntamento all’Hiroshima.

Questa base di discussione sarà la base per il discorso che incominceremo questo sabato all’Hiroshima, alle 10, con tutti quelli che avranno voglia di condividere questo percorso. Io penso che una politica seria, quando si mette ad ascoltare, deve arrivare lì con le proprie idee. Diffido da quella politica che dice di ascoltare e stop, non è il mio stile: io arrivo con le mie idee, ascolto le vostre e penso che dal confronto possa nascere qualcosa di migliore.

In tal senso le primarie potrebbero allargare la platea di chi si vuole confrontare con voi?

E’ così sono un grande strumento di partecipazione e mobilitazione, sono il miglior modo per cominciare la campagna elettorale. Sono il modo di cominciare a superare un dibattito introverso e rivolgersi a tutti.

Senza scendere in contrapposizioni sulle persone: a livello di temi cosa porta Daniele Valle rispetto all’altra candidata espressa dal Pd, Chiara Gribaudo?

Oggi ho voluto presentare questo documento perché negli scorsi giorni non ho sentito parlare di proposte concrete: ho sentito parlare di grandi principi, di politica nazionale. Sulla base delle quali molte forze politiche stanno cercando di costruire un percorso comune, è tutto importante. Ma noi dobbiamo preoccuparci di Piemonte, parlando della nostra regione.

Per concludere, ma la sua visione di campo largo qual è?

Di tutti quelli che si riconoscono in un’alternativa al Governo di destra. Una destra che ha raccontato al Piemonte che possiamo continuare a fare quello che abbiamo sempre fatto, che va bene così: che si cura di qualche sagra, di mettere a posto qualche marciapiede da aggiustare. Senza un desiderio di un futuro migliore, di un futuro più grande.

Andrea Parisotto

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