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Politica | 02 marzo 2021, 14:30

Legge sulla medicina di gruppo, bagarre in Regione per l'esclusione dei pediatri. Icardi: "Per loro un provvedimento apposito"

L'attacco delle opposizioni: "Assurdo non equipararli ai medici di famiglia. Bocciando l'emendamento la giunta ha perso un'occasione. Ora i tempi si allungheranno"

Legge sulla medicina di gruppo, bagarre in Regione per l'esclusione dei pediatri. Icardi: "Per loro un provvedimento apposito"

Bagarre in Consiglio regionale: durante la discussione dell'articolo 2 della Legge sulla Medicina di gruppo (tecnicamente il ddl “Sviluppo delle forme associative della Medicina Generale”), che dovrebbe portare al centro della Sanità piemontese del futuro la medicina territoriale, le opposizioni si trovano compatte a contestare una scelta della giunta. Che ha deciso di bocciare l'emendamento a prima firma Domenico Rossi (Pd), che chiedeva di includere anche i pediatri negli incentivi per la medicina di gruppo, equiparandoli di fatto ai medici di famiglia.

L'Assessore Icardi ha spiegato, con poche parole e senza entrare troppo nello specifico, il parere contrario della giunta. Il motivo? Sarebbe allo studio un provvedimento apposito per i pediatri. "Icardi - hanno subito attaccato Domenico Rossi e Raffaele Gallo (Pd) - ci ha fatto sapere di questa iniziativa direttamente in Consiglio. E non ha specificato né tempi né risorse". "Si tratta - secondo i consiglieri dem - di una scelta assurda nel metodo e sbagliata nel merito, oltre che discriminante verso l’intera categoria dei pediatri di libera scelta".

Critico anche Marco Grimaldi (Luv): "Siamo di fronte a un disegno di legge della maggioranza dove non si parla di pediatri e che non parlerà di borse di specializzazione per giovani medici e di case della salute, una legge pasticciata che in prima battuta violava addirittura i contratti nazionali dei medici".

La decisione di bocciare l'emendamento ha di fatto diviso anche le forze di maggioranza, considerato che, dopo una breve sospensione, Forza Italia, a differenza degli altri alleati, si è astenuta, con il presidente Alberto Cirio che, invece, ha votato in maniera contraria come Lega e Fratelli d’Italia.

A favore si erano invece espressi, oltre al Pd e Leu, anche il Movimento4Ottobre, il Movimento5Stelle e i Moderati, con gli interventi convinti di Francesca Frediani e Giorgio Bertola, Sarah Disabato e Silvio Magliano.

"Invece di provare a riformare la sanità territoriale con un provvedimento di ampio respiro e la scrittura di un nuovo piano socio-sanitario - hanno concluso Gallo e Rossicontinua lo spezzatino legislativo, che è il contrario della semplificazione sempre annunciata, ma mai praticata da questa maggioranza”.

Daniele Angi

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