“La riapertura degli istituti scolastici, con turni che prolungherebbero le lezioni al pomeriggio per molti studenti, costituisce una scelta che renderebbe ancora più problematico il ritorno ad una ‘finta normalità’ per i circa 100mila ragazzi con disturbi nell’apprendimento (Dsa) che frequentano le scuole superiori in Italia, circa settemila solo in Piemonte”. È quanto si legge in una nota diffusa da Assodislessia.
“Impegnare parte del pomeriggio per le lezioni ordinarie a scuola equivarrebbe alla preclusione delle importanti attività extrascolastiche di sostegno per i Dsa, ad esempio sull’elaborazione delle mappe concettuali, sull’uso dei mezzi compensativi o di supporto psicologico", continua la nota. "Peraltro l’esperienza della didattica a distanza è positiva per i Dsa in quanto limita l’uso di scrittura e lettura tradizionali a vantaggio di strumenti multimediali visivi più idonei e flessibili, tra l’altro più in linea con le attitudini di generazioni digitali, nonché riduce l’ansia da prestazione nell’ambiente scolastico – tipica dei soggetti Dsa con bassa autostima - grazie al contesto casalingo più familiare".
"Non possiamo che apprezzare l’orientamento di alcuni governatori regionali nel prolungare l’utilizzo della didattica a distanza per qualche altra settimana, sperando che tale posizione venga recepita anche dalla ministra Azzolina", conclude la nota di Assodislessia.