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Sanità | 25 ottobre 2019, 17:53

Laboratorio analisi di Rivoli e Pinerolo, M5s: "La Giunta Cirio faccia marcia indietro". E anche Nursing Up è sul piede di guerra

Frediani: "E' stato un colpo di coda dell'amministrazione precedente che crea non pochi disagi a lavoratori e cittadini". Il sindacato: "Resta una decisione incomprensibile, che potrebbe portare al collasso l'intero sistema"

Laboratorio analisi di Rivoli e Pinerolo, M5s: "La Giunta Cirio faccia marcia indietro". E anche Nursing Up è sul piede di guerra

Torna d'attualità il dibattito sul trasferimento dei laboratori analisi di Rivoli e Pinerolo al Mauriziano di Torino. Una polemica che aveva scandito gli ultimi mesi della legistlatura regionale con Sergio Chiamparino presidente e che è stata rilanciata dal Movimento Cinque stelle.

"Condividiamo la richiesta avanzata da operatori, cittadini e sindacati di rivedere il trasferimento delle attività di laboratorio analisi dagli ospedali di Rivoli e Pinerolo al Mauriziano di Torino ed al San Luigi di Orbassano - dice la consigliera grillina Francesca Frediani - . E' stato un colpo di coda sul finire della giunta Chiamparino destinato a provocare non pochi disagi ai lavoratori, un allungamento dei tempi per i cittadini e costi aggiuntivi per l'intero sistema sanitario piemontese. Serve una marcia indietro da parte della nuova Giunta". 

E aggiunge: "E' arrivato il momento che il Presidente Cirio e l'assessore alla Sanità Icardi scoprano le carte. Dopo aver preso tempo non è più accettabile continuare a tentennare. Cittadini ed operatori aspettano una decisione che vada in favore del mantenimento dei servizi sul territorio. Chiederemo conto in Commissione ed in Consiglio regionale delle intenzioni della Giunta su questo fronte".

E torna sul piede di guerra anche uno dei sindacati della Sanità, Nursing Up. "È necessario rivedere immediatamente e chiarire il processo di trasferimento delle attività di laboratorio specialistiche e di quelle di routine, dai laboratori aggregati di Rivoli e Pinerolo ai laboratori torinesi del Mauriziano e del San Luigi, definiti Hub - dice il segretario regionale Claudio Delli Carri -. Si tratta di una decisione prevista dalla delibera di riordino del sistema sanitario della Regione, rivista a inizio 2019. Ma si tratta anche di una decisione incomprensibile, che non ha alcun criterio di razionalizzazione o miglioramento del servizio, una decisione che non condividiamo e che potrebbe portare al collasso e alla paralisi dell’intero sistema". 

"Parliamo - proseguono - di almeno 4 milioni di esami che provengono dalle valli di Susa e Pinerolo, ma anche dalle realtà dell’area di Rivoli, che finirebbero nell’imbuto del Mauriziano e del San Luigi, con un aggravio enorme dei costi dovuti al trasferimento dei referti, con una concreta possibilità di sovraccaricare in modo distruttivo gli Hub torinesi, con una difficilissima integrazione dei sistemi informatici, e con l’impossibilità di poter effettuare certi esami visti i tempi troppo lunghi di trasporto dei taluni campioni dovrebbero affrontare". "Chiediamo una immediata revisione della decisione di accorpamento da parte dell’assessorato, per scongiurare la paralisi del sistema con l’enorme disagio che ne conseguirebbe per tutta la popolazione delle valli di Pinerolo, di Susa e di tutti i cittadini dell’area di Rivoli".

 

Massimiliano Sciullo

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