/ Economia e lavoro

Economia e lavoro | 30 dicembre 2025, 11:40

Lear, ora è ufficiale: saranno 209 i lavoratori (su 370) che saranno riassorbiti dalla nuova multinazionale Fipa

Dopo l'ok da parte del 65% dei dipendenti, in queste ore è arrivata l'ufficializzazione dell'intesa anche da parte di rsu e sindacati metalmeccanici. Prevista cassa integrazione fino al 2027 e incentivi all'esodo

Una delle proteste dei lavoratori durante la vertenza Lear

Una delle proteste dei lavoratori durante la vertenza Lear

Per la Lear di Grugliasco arriva il momento delle ufficialità e del nero su bianco. Dopo che lo scorso 22 dicembre il 65% dei lavoratori aveva detto sì all'accordo per la chiusura della vertenza e l'inizio della reindustrializzazione dello stabilimento da parte della newco italo-cinese Fipa, ieri sera Fim, Fiom e Uilm di Torino insieme alle RSU hanno dato inizio alla nuova era formalizzando il patto per il rilancio del sito alle porte del capoluogo piemontese.

Cassa e incentivi all'esodo

L'intesa, come emerso nelle scorse settimane, agisce su due fronti cruciali. A fronte della crisi irreversibile della Lear (legata alla produzione di sedili per Stellantis e in particolare per Maserati), l'accordo garantisce due anni di cassa integrazione straordinaria fino al 2027.  È previsto inoltre un incentivo economico per chi vorrà andarsene senza opporsi tramite fuoriuscite volontarie. "Questo arco temporale  - chiariscono i sindacati - permetterà l'accompagnamento alla pensione o la riqualificazione professionale per chi non sarà riassorbito".

In vista 209 assunzioni entro il 2026

In parallelo, l'accordo consente la reindustrializzazione del sito da parte della multinazionale che si occuperà di produrre mini-auto elettriche. Complessivamente sono previste:  209 assunzioni dirette entro il 2026, piani di formazione specifica per l'inserimento nel nuovo processo produttivo, mantenimento del bacino ex Lear per tutta la durata della CIGS. L'azienda dovrà attingere prioritariamente da qui per ogni ulteriore necessità occupazionale.

Da chiusura a opportunità

"Nonostante la gravità della crisi lasciata da Lear, - spiegano  Fim, Fiom e Uilm di Torino- l'accordo trasforma una chiusura in una nuova opportunità industriale. Insieme a Regione Piemonte e Mimit dovremo vigilare con estrema attenzione sul rispetto del cronoprogramma di FIPA e sulla piena tutela di ogni singolo lavoratore coinvolto in questa vicenda".

redazione

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium