/ Economia e lavoro

Economia e lavoro | 17 settembre 2025, 07:00

Partita IVA: quante tasse si pagano e come si calcolano

Aprire una Partita IVA è spesso il primo passo per trasformare competenze e idee in un’attività autonoma, ma insieme alla libertà imprenditoriale arriva anche la domanda più frequente – e spesso temuta – da chi si affaccia al lavoro indipendente: quante tasse si pagano e come si calcolano?

Partita IVA: quante tasse si pagano e come si calcolano

La fiscalità legata alla Partita IVA in Italia non è un terreno immediato da comprendere: regimi fiscali diversi, contributi previdenziali, scadenze e percentuali da considerare possono trasformare la gestione economica in una vera sfida.

Capire le logiche che regolano le imposte non significa solo evitare sanzioni o errori, ma soprattutto saper pianificare in modo consapevole la propria attività, calcolando margini e investimenti futuri. Un quadro chiaro sulla tassazione è, dunque, lo strumento che permette al professionista o all’imprenditore di proteggere il proprio reddito e gestire il rischio con maggiore serenità.

Partita IVA e tassazione: come orientarsi tra imposte e regimi fiscali 

Chi apre una Partita IVA in Italia si trova a dover gestire non soltanto il proprio lavoro, ma anche un sistema fiscale complesso, che richiede consapevolezza e pianificazione. Comprendere come funzionano le imposte e quali sono le variabili che incidono sull’ammontare finale delle tasse è fondamentale per garantire la sostenibilità economica dell’attività e prevenire spiacevoli sorprese.

Le principali imposte da conoscere 

Il carico fiscale per chi lavora con Partita IVA si articola in più voci. La prima è l’IRPEF, l’imposta sul reddito delle persone fisiche, che nel regime ordinario viene calcolata per scaglioni progressivi di reddito. L’IVA rappresenta invece l’imposta sul valore aggiunto, che il professionista o l’impresa deve addebitare in fattura e versare periodicamente allo Stato, con percentuali che variano a seconda della tipologia di beni o servizi offerti.

Accanto a queste si aggiungono i contributi previdenziali dovuti all’INPS, fondamentali per garantire copertura pensionistica e assistenziale, ma che incidono in modo significativo sul reddito netto. Infine, in alcune regioni e per determinate attività, si applica l’IRAP, l’imposta regionale sulle attività produttive, che rappresenta un ulteriore onere fiscale da tenere in considerazione.

Regime ordinario e regime forfettario: due percorsi distinti 

Il sistema italiano prevede diversi regimi fiscali. Il regime ordinario richiede la tenuta della contabilità e l’applicazione delle aliquote IRPEF progressive. Questo comporta maggiore complessità amministrativa, ma consente la deduzione di costi e spese professionali, elemento strategico per chi sostiene investimenti rilevanti.

Il regime forfettario, invece, rappresenta un’opzione semplificata per chi rispetta determinati requisiti di fatturato (attualmente fino a 85.000 euro annui). In questo caso, l’imposizione fiscale si basa su un coefficiente di redditività legato al settore di appartenenza e su un’imposta sostitutiva pari al 15% (ridotta al 5% per i primi cinque anni per i nuovi professionisti). Non è prevista la detrazione dei costi effettivi, ma i vantaggi risiedono nella gestione più snella e nella riduzione del peso burocratico.

Come calcolare le tasse: esempi pratici 

Immaginiamo un professionista con Partita IVA che fattura 40.000 euro in regime forfettario con coefficiente di redditività al 78%. Il reddito imponibile sarà di 31.200 euro. Applicando l’imposta sostitutiva al 15%, l’onere fiscale sarà pari a 4.680 euro, a cui vanno aggiunti i contributi INPS.

Diverso il caso di un lavoratore autonomo in regime ordinario con lo stesso fatturato. In questo scenario, sarà possibile dedurre costi e spese sostenute (ad esempio 10.000 euro per strumenti, viaggi e consulenze), riducendo così il reddito imponibile. Tuttavia, il calcolo dell’IRPEF sugli scaglioni progressivi può portare a un ammontare di imposte più elevato rispetto al forfettario, soprattutto se i costi deducibili sono limitati.

Variabili che influenzano il carico fiscale 

Il peso delle tasse non dipende solo dal regime fiscale scelto, ma anche da fattori come l’ammontare dei costi deducibili, la tipologia di attività, la presenza di agevolazioni o esenzioni e la gestione dei contributi previdenziali. Una corretta pianificazione permette di ottimizzare queste variabili, garantendo maggiore liquidità e stabilità economica.

Oltre alle tasse: costi indiretti e tutele assicurative 

Concentrarsi solo sulle imposte rischia di offrire una visione parziale della gestione finanziaria di una Partita IVA. Occorre infatti considerare anche i costi indiretti, come quelli per software gestionali, consulenze contabili o investimenti in formazione, che incidono sulla redditività complessiva. A ciò si aggiunge l’importanza di tutelarsi con strumenti come le assicurazioni professionali, che proteggono da rischi legali ed economici connessi all’attività. Per approfondire questi aspetti e scoprire le soluzioni disponibili per freelance e autonomi è utile consultare questa pagina.

Il sistema di tassazione per chi opera con Partita IVA può apparire complesso, ma comprenderne i meccanismi è il primo passo per gestirlo in modo efficace. Conoscere le differenze tra regimi fiscali, capire il funzionamento delle imposte principali e imparare a stimare correttamente l’impatto dei contributi consente di pianificare il futuro con maggiore consapevolezza. Una gestione attenta, che includa non solo il calcolo delle tasse ma anche la protezione dai rischi professionali, rappresenta la chiave per trasformare la Partita IVA in un percorso solido, sostenibile e capace di durare nel tempo.











Informazioni fornite in modo indipendente da un nostro partner nell’ambito di un accordo commerciale tra le parti. Contenuti riservati a un pubblico maggiorenne.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium