Un esercente di un bar tabaccheria di Grugliasco ha chiesto aiuto ai Carabinieri del locale Comando Stazione: una ex dipendente, licenziatasi parecchi anni prima, lo avrebbe infatti taglieggiato da mesi, minacciando di denunciarlo se non le avesse dato del denaro.
In particolare, la donna – una trentaquattrenne del posto già nota alle forze di polizia – lo avrebbe ingiustamente accusato di averle fatto bruciare un’auto che aveva in uso alcuni anni prima, a seguito di presunti diverbi lavorativi. Il denunciante ha dichiarato ai militari di aver inizialmente accettato di pagare piccole somme di denaro, unicamente perché intimorito, seppur negando le accuse mossegli riguardo l’incendio dell’autovettura.
Sempre secondo la ricostruzione del commerciante, le richieste estorsive sarebbero aumentate con cadenza praticamente giornaliera negli ultimi mesi, accomunate da minacce e atteggiamenti aggressivi, al punto da indurlo a rivolgersi alle forze dell’ordine. Così, quando il 2 settembre scorso la donna si è presentata a richiedere e ricevere la consueta somma (100 euro), ha trovato i Carabinieri che le hanno fatto scattare le manette ai polsi. Dalle ricostruzioni degli investigatori è stato possibile ricostruire, sommariamente, che la donna, a seguito del licenziamento avvenuto cinque anni fa per sua scelta, avrebbe ricevuto una buonuscita dal denunciante nel 2020, peraltro maggiorata rispetto alle richieste pur di appianare eventuali contrasti.
Ma ad aprile scorso la giovane sarebbe poi riapparsa nella vita dell’uomo con richieste e minacce sempre più pressanti, culminate con i fatti appena citati. La donna, gravemente indiziata del reato di “estorsione aggravata e continuata”, è stata accompagnata in carcere presso la casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino. Sul suo conto gravano anche altri recenti precedenti per truffa e furto sui quali gli inquirenti stanno facendo gli accertamenti previsti.