Pianezza sceglie il ritorno al passato e boccia l'alleanza Pd-M5S. Se due settimane fa ad Ivrea l'asse tra centrosinistra e grillini aveva portato ad una netta vittoria al primo turno, con l'elezione di Matteo Chiantore, stavolta a Pianezza c'è stato il disco rosso. A vincere è stata la scelta civica di Antonio Castello, che dopo i successi del 2011 e del 2016 torna così per la terza volta a Palazzo Civico.
Nettamente sconfitto Minò
Nettamente battuto lo sfidante Giovanni Minò, che al primo turno aveva saputo fare meglio di Sara Zambaia, consigliera regionale delle Lega e candidata del centrodestra unito, che aveva lasciato libertà di voto ai suoi per il ballottaggio. Che non ha avuto storia: Castello fin dalle prime sezioni scrutinate è andato in testa con circa il 60% delle preferenze, contro il poco meno del 40 del rivale. Alla fine hanno trionfato con il 59,15% de voti, mentre Minò si è fermato al 40,85%.
Al voto il 56% degli aventi diritto
Anche a Pianezza l'astensionismo è cresciuto in occasione di questa seconda tornata, con il 55,97% degli aventi diritto che si sono recati alle urne. Quasi dieci punti percentuali in meno rispetto al primo turno, quando aveva votato oltre il 64% degli elettori, quasi due persone su tre: un risultato chiaramente superiore alla media delle altre città andate al voto, forse anche per la novità della prima volta di Pianezza tra i "grandi" oltre i 15 mila abitanti.
"La vittoria di Novi Ligure conferma il trend positivo per il PD nelle amministrative in Piemonte", prova a consolarsi il centro sinistra, complimentandosi per il successo di Rocchino Muliere nell'alessandrino. “Dopo la netta vittoria a Novi e il buon risultato di Minò a Pianezza - dichiara il Segretario Regionale del Partito Democratico, Domenico Rossi - ora ripartiamo per affrontare le sfide del prossimo futuro e tornare a costruire un'alternativa anche per il Piemonte”.