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Economia e lavoro | 15 maggio 2023, 07:00

Il banco(mat) piange: il Piemonte è la regione con più Comuni senza banche (e senza contante)

Secondo i dati Fabi sono 713 i paesi nel nostro territorio che non hanno nemmeno una filiale. Siamo secondi per percentuale di cittadini che vivono in questo tipo di zone (13,8%)

sportello bancomat

In Piemonte c'è il record di Comuni senza la presenza di una banca, dunque di uno sportello per il prelievo di contanti

Sono ben 713 i Comuni in Piemonte che non hanno sul proprio territorio una banca (e quindi uno sportello del bancomat per effettuare un prelievo). Lo dice l'ultima ricerca effettuata da Fabi, il sindacato di categoria degli addetti bancari. Un dato che colloca la regione al primo posto in Italia: nessuna altra zona del Paese ne puà contare di più. 

Secondi per popolazione "senza banche"

Sempre secondo i dati di Fabi, il 7% della popolazione italiana vive in territori dove non ci sono più banche, circa 4 milioni di italiani abitanti di 3.062 Comuni in totale. E se il Piemonte ha il primato di regione con più comuni privi di filiali, seguito da Lombardia (483), Calabria e Campania (280), la stessa Campania è prima in Italia per numero di abitanti senza banche (700mila), mentre la Calabria ha la maggior percentuale (28,8%) di cittadini che vivono in territori non coperti da agenzie bancarie, seguita ancora una volta dal Piemonte (13,8%).

Colpite soprattutto le zone montane e rurali

L’Osservatorio sulla desertificazione bancaria di First Cisl evidenzia che il 43% dei Comuni senza filiali si trovano in zone montane e l’86% in zone rurali. Un fenomeno che rischia di incidere non solo sui comportamenti delle persone, ma anche sull'andamento degli affari per l'economia. Dove è in atto infatti la desertificazione bancaria diventa sempre più difficile per il consumatore prelevare contanti, quindi in questi contesti gli esercenti che non si dotano di strumenti di accettazione dei pagamenti digitali rischiano di perdere clienti. 

 

 

La spita verso i pagamenti digitali

Una spinta ulteriore, dunque, a quei pagamenti digitali che ormai sono sostenuti anche dai provvedimenti dei Governi che si stanno susseguendo a Palazzo Chigi. “Nel Def il Governo ha sottolineato l’importanza dell’uso del POS come strumento di controllo all’evasione. Si tratta del risultato di un percorso di digitalizzazione dei pagamenti avviato già dai precedenti Governi negli ultimi 3 anni, che ha avuto come tappe intermedie l’introduzione della fatturazione elettronica e incentivi per consumatori ed esercenti, come il credito di imposta e il Cashback di Stato", commenta Umberto Zola, Growth Marketing Lead di SumUp, fintech specializzata in soluzioni di pagamento digitale.

 

Massimiliano Sciullo

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