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Economia e lavoro | 21 febbraio 2023, 19:43

Martedì grasso non cade nello scherzo dell'inflazione: i dolci torinesi del Carnevale si fanno in casa

Farina e uova, ma anche zucchero e sale costano molto più che in passato, ma Coldiretti rivela: "La gente non rinuncia alle caramelle gianduia, ai friciò o alle bugie e le cucina da sola"

dolci della tradizione di carnevale

Contro l'inflazione, i dolci della tradizione piemontese di carnevale si fanno in casa

Uno scherzo che finisce per avere un peso, almeno nei bilanci delle famiglie. E' quello che sta facendo l'inflazione, con prezzi che sono aumentati - sul fronte delle materie prime - anche a doppia cifra: a gennaio 2023 la farina è aumentata del 21%, così come le uova. E rispetto a un anno fa anche sale e zucchero hanno fatto il salto in alto, rispettivamente +35% e +54%.

Lo dice Coldiretti, che però svela anche come i torinesi e i piemontesi non abbiano rinunciato a farseli in casa da soli, i dolci della tradizione del Carnevale, se in negozio si imbattono in prezzi che oscillano tra i 20 ai 40 euro al chilo: dai friciò fritti e ripieni di uvetta e pezzetti di mela alle bugie che, fritte o al forno, possono anche essere farcite alla marmellata o crema alla nocciola. Altro dolce sono le bignole, palline di pasta fritta ripiene al cioccolato o alla crema. E "torinesissime" sono le caramelle gianduja, piatte e larghe, composte in prevalenza da zucchero e sciroppo di glucosio, al gusto di arancia, fragola, pera e limone. Dalla forma quasi rotonda è contenuta in un incarto esagonale su cui è raffigurata la maschera torinese, Gianduja, appunto. Infine la Tirà che è un’antica ricetta di un dolce in uso nelle campagne piemontesi, gustoso a base di farina, uvetta ed uova.

La preparazione casalinga offre anche la possibilità di assicurarsi la qualità e la freschezza degli ingredienti, che fanno la differenza sul risultato finale. Dalle uova alla frutta, dalle confetture alle farine fino al burro: sono diversi i prodotti che possono essere acquistati dai nostri produttori nei punti vendita aziendali o ai mercati di Campagna Amica, diffusi su tutto il Piemonte, per preparare ottimi dolci di Carnevale e valorizzare il territorio”, spiega Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti Piemonte.

Massimiliano Sciullo

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