Proteste, scioperi della fame (8 giorni per l'attivista Ruggero Reina), manifestazioni. Il clima al centro dell'agenda politica e sociale, a Torino: addirittura un consiglio regionale aperto, che però è stato accompagnato da una manifestazione davanti al Palazzo Lascaris, in via Alfieri.
Imponente lo spiegamento di Polizia a fronte di poche decine di persone presenti. A conferma che l'ordine pubblico a Torino, in queste settimane, è al centro dell'attenzione come mai in precedenza.
"DUE ANNI FA UNA MOZIONE BLANDA"
"Chiediamo che il Consiglio regionale prenda finalmente atto che è il momento di cambiare passo per affrontare il problema della crisi climatica. Già due anni fa si tenne un consiglio sul tema, che però si concluse con una mozione molto blanda", dice Roberto Mezzalama, del comitato Torino Respira.
E aggiunge: "Siamo in una delle peggiori siccità degli ultimi decenni e gli esperti ritengono che questo possa diventare la norma - prosegue -. È un problema globale, ma i problemi globali si possono risolvere uno per volta, a livello locale. Dal bilancio delle emissioni al coinvolgimento delle persone".
"SEDUTI DAVANTI A PALAZZO LASCARIS"
Alcuni degli attivisti si sono seduti di fronte a un megaschermo, così da poter assistere in diretta alla seduta del Consiglio, dove il primo a parlare è stato proprio l'attivista che ha fatto lo sciopero della fame per 8 giorni.
"Servono soluzioni e provvedimenti radicali - dice Annalisa, una delle persone che fa parte di Extintion Rebellion - che non vuol dire fanatiche, ma urgenti, quello sì. Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti e chiediamo che nelle decisioni che saranno prese dovranno essere coinvolti anche i cittadini".
MARRONE: "NON PARTECIPERO'"
"Spiace vedere l’aula del Consiglio Regionale ridotta a vetrina per un movimento responsabile di aver vandalizzato un Ministero: dall’ufficio di presidenza di Palazzo Lascaris mi sarei aspettato più spina dorsale davanti alle strumentalizzazioni della sinistra radicale. Per questa ragione, pur essendo il presentatore dell’ordine del giorno approvato già due anni fa per dichiarare l’emergenza climatica anche in Piemonte, non parteciperò alla seduta odierna del Consiglio aperto al fine di ribadire che i temi ambientali non sono e non devono essere appannaggio di realtà marginali ed antagoniste" a dichiararlo è l'assessore alla Semplificazione della Regione Piemonte Maurizio Marrone.