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Attualità | 18 ottobre 2020, 22:00

Nuovo Dpcm, Conte annuncia: "Scuole aperte, rinvio per le palestre: i sindaci potranno chiudere vie e piazze alle 21" [VIDEO]

Stretta per i locali, che chiuderanno alle 24 ma dalle 18 dovranno garantire servizio ai tavoli e contingentamento. Divieto di sagre. Il premier: "Non possiamo permetterci un altro lockdown generalizzato"

Nuovo Dpcm, Conte annuncia: "Scuole aperte, rinvio per le palestre: i sindaci potranno chiudere vie e piazze alle 21" [VIDEO]

L'Italia ha un nuovo Dpcm e nuove regole da rispettare per cercare di rallentare i contagi da Coronavirus aumentati in maniera preoccupante negli ultimi giorni. A parlare ai cittadini, dopo una domenica di trattative e riunioni il premier Conte, in una conferenza annunciata prima alle 20 e poi incominciata alle 21:37.

"Dobbiamo agire per evitare un nuovo lockdown generalizzato, il paese non può permettersi una nuova battuta d'arresto" sono le parole con cui Giuseppe Conte ha introdotto le misure contenute nel Dpcm.

Potere ai sindaci
Al fine di evitare gli assembramenti, i sindaci potranno disporre la chiusura al pubblico dopo le 21 di vie e piazze dove si creano assembramenti, consentendo però l'accesso ai residenti o a chi deve andare in un locale commerciale.

Locali
Bar, ristoranti e gelaterie chiuderanno alle 24, con una presenza ai tavoli di un massimo di 6 persone. I locali, dovranno sempre esporre un cartello con su scritto il numero massimo di persone ammesse all'interno. Per i pub e i bar, dalle 18 in avanti, sarà poi consentita solo la vendita al tavolo. "Se il consumo non è previsto ai tavoli, la somministrazione è consentita solo fino alle 18. Le consegne a domicilio, invece, non avranno vincoli d'orario". Il divieto non contempla i servizi di ristorazione negli ospedali, aeroporti, aree di servizio.

Palestre e piscine
E' sulla questione sport che le discussioni si sono protratte a lungo, lasciando intendere come anche all'interno del Governo vi fossero posizioni molto differenti. Alla fine la scelta è ricaduta sul lasciare aperte piscine e palestre, luoghi di sport, almeno per una settimana: "Ci arrivano notizie contrastanti: daremo una settimana per adeguare i protocolli di sicurezza e verificarne il rispetto. Se avverrà, non ci sarà ragione di sospendere e chiudere le palestre, altrimenti la prossima settimana saremo costretti a sospendere le attività" ha spiegato Conte. Rimangono consentite le attività professionistiche, stop invece alle competizioni dilettantistiche.

Divieto di sagre
Bandite dal Dpcm sagre e fiere, che pur rappresentando un momento di forte unione e partecipazione, rischiano infatti di diventare di difficile gestione per potenziali assembramenti. Il divieto non contempla le fiere nazionali e internazionali.

Scuola
Uno dei nodi principali del Dpcm riguarda la questione scuola: il Dpcm annunciato dal premier prevede che si continui in presenza. "Si va avanti in presenza, nei licei verranno favorite modalità flessibili con ingresso degli alunni a partire dalle 9 e se possibile con turni pomeridiani" ha rivelato Conte. Per quanto riguarda le università, invece, "è previsto che le università attuino piani di organizzazione della didattica in linea con il quadro pandemico".

Smartworking
Nella pubblica amministrazione, grande ricorso allo smartworking: un  procedimento che, di riflesso, consentirà di alleggerire, anche i mezzi pubblici, additati come luogo di possibile contagio, soprattutto quando pieni.

Ripresa economica e cassa integrazione
La legge di bilancio 2021, dal valore di 40 miliardi circa, prevede poi la proroga della cassa integrazione con 5 miliardi destinati a coprire le spese e alcune misure come i contributi a zero per tre anni alle imprese che assumeranno under 35, il rinvio della plastic tax e sugar tax al 1° luglio 2021 e un fondo di 4 miliardi per i settori più colpiti dalla crisi. "Siamo consapevoli che imporremo sacrifici economici agli imprenditori con queste misure. Perseguiamo una strategia che non è e non può essere la stessa della scorsa primavera: non abbiamo più tantissime risorse e vanno usate con molta parsimonia".

Sanità e mascherine
Conte ha analizzato la situazione dal punto di vista sanitario: "In primavera eravamo privi di strutture di terapie intensive e mascherine. Abbiamo lavorato intensamente, raddoppiando i posti in terapia intensiva e subintensiva. Abbiamo assunto 34.000 medici. Produciamo ogni giorno 20 milioni di mascherine chirurgiche e siamo tra i pochi paesi al mondo a distribuirle ogni giorno gratis agli studenti, alle forze dell'ordine e negli ospedali". Gli intoppi però non sono di certo mancati e il premier lo ha ammesso, imbeccato anche dalle domande dei giornalisti presenti in sala: "Abbiamo diverse criticità e ne siamo consapevoli. Dobbiamo evitare le file di ore per la prova tampone. La strategia che stiamo attuando adesso arriva dal piano elaborato dal Cts: dobbiamo impegnarci per tutelare salute e allo stesso tempo economia". "L'utilizzo della mascherina e distanziamento, oltre all'igiene delle mani sono le misure più efficaci - ha ricordato Conte -. Facciamo attenzione quando abbassiamo la guardia, con parenti e amici: è soprattutto in queste situazioni che occorre la massima precauzione". 

Mes, i dubbi di Conte
Scettico il premier sull'utilizzo del Mes: "Io ho detto senza pregiudizi ideologici, che se avremmo avuto bisogno di cassa c'è anche il Mes. Ma se questo non accade, prendere il Mes per risolvere un dibattito pubblico non serve. Non è una panacea, i soldi del Mes sono prestiti. Va a incrementare il debito e quindi va coperto, poi sarei costretto a intervenire in termini di nuove tasse o di tagli alle spese".

Ferie natalizie
"I risultati dei nostri sforzi li vedremo tra qualche settimana. Tutti insieme riusciremo a superare questo momento critico" ha poi concluso Conte, che ha lasciato sospeso il discorso ferie natalizie: "Rispettiamo le regole, impegniamoci come abbiamo fatto e affrontiamo il momento difficile con fiducia: auguriamoci di poter riprendere quando prima le attività di svago". 

Andrea Parisotto

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