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Economia e lavoro | 16 gennaio 2020, 15:40

Lo smart working arriva a Ovest di Torino: accordo Cidiu-sindacati, si parte a giugno col lavoro da casa

Coinvolti i servizi legati a 17 Comuni tra cui Alpignano, Collegno, Druento, Giaveno, Grugliasco, Pianezza, Rivoli e Venaria Reale. La domanda va fatta entro febbraio, ma sarà limitata solo ad alcune mansioni. I sindacati: "Un caso che può fare da apripista per altri"

Lo smart working arriva a Ovest di Torino: accordo Cidiu-sindacati, si parte a giugno col lavoro da casa

Lo smart working arriva alle porte di Torino. O meglio, si stabilisce lì: nella cintura di Comuni serviti da Cidiu, il Gruppo che si occupa di igiene ambientale e che opera nel Nord Ovest del capoluogo piemontese, in un'area che coinvolge i Comuni di Alpignano, Buttigliera Alta, Coazze, Collegno, Druento, Giaveno, GrugliascoPianezza, Reano, Rivoli, Rosta, San Gillio, Sangano, Trana, Valgioie, Venaria Reale e Villarbasse.

Nei giorni scorsi, infatti, Cidiu e sindacati hanno raggiunto l’accordo per introdurre sistemi di “lavoro agile / smart working”, che agevoleranno la conciliazione dei tempi di vita e lavoro per oltre 400 dipendenti. E si tratta di un vero primato, visto che è un caso più unico che raro.

Il progetto riguarderà principalmente le risorse impiegatizie e coinvolgerà in una fase iniziale i settori dove questo tipo di flessibilità è più facilmente applicabile: gare, bilancio, contabilità, comunicazione, progettazione, sistemi informatici. Anche i dipendenti degli altri settori potranno presentare la richiesta, che verrà valutata sulla base delle mansioni e compatibilmente con le esigenze organizzative.

La prima fase sperimentale del progetto partirà a giugno 2020. In questi giorni i responsabili stanno illustrando le modalità di adesione ai dipendenti che potranno presentare la domanda di attivazione entro fine febbraio. 

Con il nuovo approccio agile al lavoro, l'azienda "compie un significativo passo avanti nel welfare aziendale, offrendo ai propri dipendenti la possibilità di maggiore flessibilità, autonomia ed equilibrio tra lavoro e vita privata. Il risparmio sugli spostamenti rappresenterà da un lato un vantaggio economico e temporale per il lavoratore, dall’altro un beneficio per l’ambiente grazie alle minori emissioni di CO2", si legge in una nota ufficiale diffusa da Cidiu. 

La scorsa estate azienda e sindacati avevano già firmato un accordo sulla creazione di un contratto di lavoro a tempo indeterminato con part-time verticale.

"Si tratta di un buon accordo, cui abbiamo lavorato per un certo periodo di tempo, ma che finalmente siamo riusciti a concludere - dice Maurizio Scazzi, di FP Cgil  - e c'è soddisfazione. Con le nuove tecnologie, d'altra parte, le possibilità per attivare certe dinamiche lavorative sono superiori, basta rispettare i necessari criteri di sicurezza e di prestazioni tecnologiche". E così, Cidiu potrebbe anche diventare una sorta di esempio per gli altri operatori del settore: "Speriamo sia da apripista - conclude Scazzi -: abbiamo avviato dialoghi anche con realtà come Acea, Amiat, Iren Ambiente e così via e, anche se non tutte le situazioni sono uguali tra loro, c'è spazio per trovare una soluzione che abbini la produttività ai tempi di vita dei dipendenti".

M.Sci

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