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Economia e lavoro | 07 novembre 2018, 09:00

Coproget, a Grugliasco cresce un gioiello del settore automotive torinese (FOTO e VIDEO)

L'azienda, che si occupa di progettazione e lavorazione di componenti, è in continua crescita, vanta una forte propensione all'export e ha saputo superare le insidie della crisi degli anni scorsi

Coproget, a Grugliasco cresce un gioiello del settore automotive torinese (FOTO e VIDEO)

Si chiama Coproget, uno dei gioielli della manifattura industriale di Torino e dintorni. In particolare Grugliasco, a pochi passi dalla metropoli, dove l'azienda - che porta avanti la lunga tradizione dell'automotive di Torino e provincia - si occupa di progettazione e costruzione di attrezzature prototipali e di produzione per la lavorazione a freddo della lamiera: linee di profilatura, macchine di piegatura e/o stiramento, stampi progressivi, stampi a trasferta, stampi per pannelleria. E soprattutto porta avanti una storia cominciata nel 1994 e che, con cambi di denominazione (ma anche geografici, visto che inizialmente la sede era a Rivalta), ha portato fino a qui, "a un passo dal traguardo dei 25 anni", sottolinea Angelo Accossato, ingegnere, uno dei soci e delle anime dell'azienda. "E col passare del tempo si è ampliato anche il nostro ambito d'azione, passando dalle semplici lavorazioni meccaniche a operazioni sempre più complesse".

La capacità di realizzare impianti produttivi efficienti e funzionali nasce dalla continua e maturata esperienza nella produzione prototipale. In particolare, Coproget si occupa di Progettazione e costruzione di attrezzature meccaniche e macchine speciali, progettazione meccatronica, lavorazione di foratura, fresatura, tornitura, alesatura. Lavorazione meccanica del metallo eseguita a freddo con macchine utensili denominate fresatrici, foratrici, torni, alesatrici, alesatrici-fresatrici che provvedono all'asportazione del metallo o alla rifinitura del lavoro.
Ma non solo: l'azienda è infatti in grado di occuparsi di aggiustaggio meccanico dei componenti, assemblaggio delle parti con eventuale integrazione di commerciali meccatronici, collaudo e prova attrezzatura o macchina.

E accanto a tutte queste attività, Coproget è anche stata in grado negli anni passati di elaborare una ricetta vincente contro le difficoltà e i morsi della crisi. Nonostante il periodo congiunturale non favorevole, infatti, c'è stato negli anni un buon incremento della produzione, per arrivare al 2014 in cui la società ha quasi duplicato il valore della produzione. E l’obiettivo per i prossimi anni, pur riscontrando molte opportunità dal mercato, sarà quello di mantenere il fatturato raggiunto e di aumentare la redditività, con la riduzione dei costi.

Per quanto riguarda le quote di mercato, Coproget mostra una fortissima propensione all'internazionalizzazione: è presente infatti sia sul mercato italiano (per un 12% del totale) , sia e soprattutto sui mercati esteri, nei quali negli ultimi anni si è registrato un forte sviluppo, Germania, Francia, Brasile, Turchia e altri minori. "Abbiamo subito puntato sull'export, anche se siamo di dimensioni ridotte, con 25 dipendenti e un'età media inferiore ai 40 anni - dice ancora Accossato - e lo abbiamo fatto perché, grazie al nostro prodotto decisamente di nicchia, non poteva bastare la domanda locale a saturare la nostra offerta. Poi, fortunatamente, nel mondo automotive il passaparola funziona e ci siamo trovati a crescere sempre di più, anche grazie alle missioni organizzate dal Centro Estero per l'Internazionalizzazione e dalla Camera di Commercio di Torino".

La capacità di sviluppare questi nuovi mercati, con il conseguente incremento della produzione, è legata strettamente all’esperienza maturata nell’ambito della tecnologia di Stretch and Bending, abbinata al Rollforming, che grazie alla nascita e all’impiego dei nuovi materiali ultra-alto resistenziali (riduzione peso), diventa indispensabile nel comparto automobilistico nella produzione di paraurti, barre-antiintrusione, rinforzi in cintura, longheroni e così via.
Inoltre, con un continuo investimento in R&D, consente di offrire soluzioni innovative e ed economicamente vantaggiose per i clienti. E l'attività ha dato vita a moltissimi brevetti depositati sia in Italia che all'estero. "Fare ricerca e innovazione continua è fondamentale per il nostro lavoro - spiega Accossato - perché vogliamo distinguerci e questo vuol dire proporre impianti e prodotti sempre più su misura, quasi sartoriali, per chi ce li richiede. E dunque è fondamentale affidarsi a tecnologie sempre nuove".

E una propensione così ampia, nonostante dimensioni inferiori rispetto alla concorrenza, consente a Coproget di vantare in portafoglio clienti di prestigio come MA Automotive, Magna Lorraine, Aethra, Constellium, Linde Wiemann, Proma, Tiberina, Tower Automotive, Canel Otomotiv, Linde Opsan, Dilvio De Marco e Nuova Sitet.

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