Un week end "fuori porta", ma comunque da protagonista. E' quello che si prepara a vivere il Castello di Rivoli, che sabato 6 e domenica 7 ottobre sarà presente in piazza San Carlo, a Torino, in occasione di Portici di carta.
In particolare, il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli torna a collaborare con Portici di Carta coinvolgendo il pubblico in una grande azione di pittura collettiva, in cui ritrovare tutti i dettagli che hanno caratterizzato il personaggio di Pippi Calzelunghe e arricchito l’immaginario di molti, dai più piccoli ai più grandi. Una storia che dal 1958 riaffiora sempre fresca, divertente e irriverente.
"I suoi capelli color carota erano stretti in due treccioline, ritte in fuori; il naso pareva una patatina ed era tutto spruzzato di lentiggini. E sotto il naso si apriva una bocca decisamente grande, con due file di denti bianchissimi e forti. Il suo vestito era originalissimo: Pippi se l'era cucito da sola. Veramente la sua idea sarebbe stata di farlo blu, ma poi, non bastandole la stoffa, ci aveva applicato qua e là delle toppe rosse. Un paio di calze lunghe, una marrone e l'altra nera, le copriva le gambe magre. E non bisogna dimenticare le sue scarpe nere, lunghe esattamente il doppio dei piedi: gliele aveva comperate il suo papà nel Sud America, grandi così perché i piedi di Pippi potessero crescervi a loro agio, e lei non ne aveva mai volute altre" (Astrid Lindgren, Pippi Calzelunghe).
Insieme, in piazza, in collaborazione con le Biblioteche Civiche, oltre all’azione di pittura si realizza la serigrafia, ormai oggetto da collezione legato a ogni edizione di Portici di Carta che ognuno potrà portare con sé. Un nuovo segno creato da Paola Zanini e donato dal Dipartimento Educazione per l’occasione, lo renderà riconoscibile e come per le precedenti edizioni connoterà l’evento.















