Cronaca - 12 dicembre 2025, 16:48

Morì per una caduta dalla bici, azione civile contro il Comune di Collegno

La figlia attacca: "Da due anni è come dormire fra gli incubi"

Morì per una caduta dalla bici, azione civile contro il Comune di Collegno

Morì per una caduta dalla bici, azione civile contro il Comune di Collegno

Una azione civile contro il Comune di Collegno è stata avviata dai familiari di Aldovino Lancia, il 71enne morto nel settembre del 2023 per effetto di una caduta dalla bici provocata dal dissesto della strada che stava percorrendo in bicicletta. Sul caso è già in corso, come riporta l'agenzia di stampa Ansa, un processo penale a Torino, dove però i congiunti della vittima non si sono costituiti.

"Si sono rivolti a noi - spiega l'avvocato Renato Ambrosio, dello studio legale Ambrosio e Commodo - non per desiderio di vendetta, ma per esercitare i loro diritti. Ed è anche per questo che non procediamo contro la persona fisica del sindaco, ma contro l'amministrazione cittadina. E' una questione di giustizia". La citazione è stata depositata stamani.

Dalle carte dell'inchiesta della procura sull'incidente, che sono state acquisite dallo studio legale, risulta che i periti del tribunale abbiano esaminato il manto stradale: "Era presente - spiega l'avvocato Angela Prino - una spaccatura larga dieci centimetri, profonda circa 5 o 6 centimetri e larga trenta. Una vera e propria trappola. Il cerchione posteriore vi si è infilato e la camera d'aria è esplosa". Sempre secondo quanto è emerso durante il procedimento penale, fra il 2014 e il 2023 nel tratto di strada in questione si sarebbero verificati una decina di incidenti; le segnalazioni sulla sua pericolosità inoltrate dai cittadini, inoltre, sarebbero un centinaio.

La richiesta rivolta al tribunale civile è di risarcire i familiari di Aldovino (i tre figli, la moglie e un nipote) per il danno biologico determinato dalla grave sofferenza patita. "Troppo spesso - sottolinea l'avvocato Ambrosio - ci si dimentica che per una amministrazione occuparsi della sicurezza delle sue strade di pertinenza è un dovere. Spesso succede nei piccoli Comuni, ma capita anche in quelli più grandi. E' necessario rendersi conto che una riparazione costa meno che versare indennizzi alle vittime".

"Da due anni è come dormire fra gli incubi": parla così Emanuela Bianca Lancia, 41 anni, figlia dell'uomo che nel settembre del 2023 perse la vita a Collegno. "Io non provo rabbia verso qualcuno, ma voglio giustizia. E al tempo stesso non voglio che quello è successo a noi succeda a qualcun altro".

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