Attualità - 20 novembre 2025, 12:12

Pianezza, 500 ragazzi delle scuole partecipano all’incontro sul cyberbullismo

Tanti gli ospiti di livello. Tra questi Ludovica Franchini Presidente dell’Osservatorio violenza e suicidio del Piemonte

Un momento dell'incontro organizzato lunedì

Un momento dell'incontro organizzato lunedì

Oltre 500 studenti delle scuole di Pianezza hanno partecipato lunedì 17 novembre alla conferenza sul tema "Cyberbullismo: come prevenire e contrastare fenomeni di violenza tra i giovani". C’è stata grande attenzione e interesse da parte dei ragazzi della scuola Secondaria ad ascoltare interventi di relatori di altissimo livello come: Stefano Callipo Presidente Nazionale dell’Osservatorio violenza e suicidio, Ludovica Franchini Presidente dell’Osservatorio violenza e suicidio del Piemonte, Ivano Zoppi Segretario generale della Fondazione Carolina, Cristina Seymandi Coordinatrice di Italia Economy, Emanuela Tittocchia, attrice di serie tv come “Un Posto al Sole”, “Centro Vetrine” e concorrente all’Isola dei Famosi e la giornalista Adele Piazza. L’incontro è stato organizzato dal Comune di Pianezza, per cui erano presenti il Sindaco Antonio Castello, l’Assessore alle Pari Opportunità Anna Franco, l’Assessore alla Cultura Riccardo Gentile e il Consigliere Regionale Salvatore Castello, in rappresentanza della Regione. 

Stefano Callipo ha spiegato ai ragazzi che «la violenza delle parole, soprattutto sui social, non lascia segni fisici sul corpo, ma crea ferite profonde nell’animo. Quando questo accade e qualcuno diventa vittima di scherni, prese in giro o insulti in rete, non bisogna tenere la propria sofferenza dentro di sé, ma il primo passo da compiere è quello di confidarsi e chiedere aiuto agli insegnanti, ai genitori o ad un adulto di riferimento». 

Ivano Zoppi ha raccontato la storia di Carolina Picchio, che si è suicidata a 14 anni perché vittima di cyber bullismo. La Fondazione Carolina è nata proprio in sua memoria per aiutare i ragazzi che sono vittime di situazioni di violenza e aggressività on line e per diffondere una cultura di prevenzione verso queste tematiche. Il suicidio rappresenta la seconda causa di morte nei ragazzi tra i 14 e i 29 anni. In Italia ogni anno ci sono 200 adolescenti che si tolgono la vita per cui il problema del disagio giovanile che sta crescendo in modo molto rapido.   

«Carolina si è suicidata perché vittima di cyber bullismo – ha raccontato Ivano Zoppi –. Per contrastare queste situazioni, la prima cosa da fare è intervenire, prendere le difese di chi subisce atti di bullismo, agire per interrompere aggressioni fisiche o verbali contro qualcuno. E chi è vittima può rivolgersi a scuola al referente contro il bullismo che ha proprio il compito di ascoltare i ragazzi ed aiutarli quando si trovano ad affrontare situazioni di questo tipo». 

Molto toccante è stato il racconto dell’attrice Emanuela Tittocchia che a 10 anni veniva presa in giro e insultata dai compagni perché era sovrappeso. Per anni ha sofferto in silenzio per gli insulti che riceveva quotidianamente. Con il tempo il dolore si è radicato in lei al punto che ha deciso di dimagrire in modo incontrollato e ha smesso di mangiare, ammalandosi di anoressia. Negli anni dell’adolescenza è arrivata a pensare al suicidio. «Mi ha salvato il teatro e la grande passione che avevo per la recitazione» ha raccontato agli studenti, invitandoli a coltivare le proprie passioni e a lottare per portarle avanti con determinazione. «Se mi fossi suicidata all’epoca del liceo, quando soffrivo per gli insulti di compagni o conoscenti, non avrei vissuto la vita ricca di soddisfazioni che ho avuto. Invece sono diventata un’attrice di serie tv di successo come “Un Posto al Sole” e “Centro Vetrine”» ha raccontato. Emanuela Tittocchia ha anche lasciato un messaggio utile ai ragazzi: «Quando sentite di vivere un momento difficile, immaginate il vostro futuro, datevi degli obiettivi da raggiungere perché crescendo potrete riscattare le situazioni che vi hanno fatto soffrire e che avete subito». 

L’Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Pianezza Anna Franco ha organizzato il convegno per «aiutare  i ragazzi a riflettere su come evitare atti di bullismo. Il primo passo per spezzare queste dinamiche è mettersi dalla parte delle vittime, capire ciò che provano e imparare ad intervenire quando si creano queste situazioni. Se si è vittime di bullismo bisogna rivolgersi agli adulti, non affrontare tutto da soli perché si rischia di essere sopraffatti dal dolore senza vedere vie di uscita». 

Aggiunge il Sindaco di Pianezza Antonio Castello che «con queste iniziative vogliamo contribuire a prevenire situazioni di disagio giovanile e intervenire per evitare la diffusione del bullismo. È importante aiutare i ragazzi della nostra comunità a riflettere su questi temi, sui rischi e sulle conseguenze che possono causare gli atti di violenza verbali, che possono portare in certi casi addirittura al suicidio di chi ne è vittima. Come Amministrazione Comunale vogliamo promuovere una cultura che sia contro qualsiasi tipo di violenza, sia fisica che verbale».

comunicato stampa

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