Politica - 28 agosto 2024, 11:58

Lotta al caporalato, in arrivo i fondi del Pnrr: "In Piemonte grandi progetti, potrebbero arrivare ancora più risorse"

Visita a Torino e poi a Saluzzo del commissario straordinario Falco. Sono 200 i milioni stanziati a livello nazionale. "La spregiudicatezza di pochi non può danneggiare i molti che operano bene"

Il commissario straordinario Falco assieme ad alcuni membri della Giunta regionale

Il commissario straordinario Falco assieme ad alcuni membri della Giunta regionale

"È importante avere qui da noi il prefetto Falco per mostrare la bontà del modello Saluzzo, ma anche per confermare il nostro impegno nella lotta al caporalato e alle storture in un sistema che ha bisogno di supporto e lavoratori per la raccolta. Si rafforza la collaborazione con il commissario e con il Governo". Così la vicepresidente della Regione, Elena Chiorino, commenta la visita (tra Torino e il Cuneese) del prefetto Maurizio Falco, commissario straordinario del Governo per l’attuazione della misura del Pnrr finalizzata al superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura. "Non dobbiamo gestire l'emergenza anno dopo anno, ma serve un approccio strutturale che limiti ai minimi termini il fenomeno".

Un territorio che risponde bene

"È la mia settima visita nel mese di agosto e qui ho trovato davvero quello che mi era stato detto e raccontato - dice il commissario Falco - La mia è una spinta a fare, catalizzatore di un sistema di territorio che si muove in maniera sinergica per risolvere il problema".

Duecento milioni in tutta Italia

In tutto, sono circa 200 i milioni che saranno destinati a 36 siti, distribuiti in tutta Italia. "La spregiudicatezza da parte di pochi non può andare a danno di chi opera correttamente. Il fenomeno è dinamico, ma qui si va oltre le parole di un protocollo - prosegue - e presto sbloccheremo i primi fondi per realizzare le opere necessarie. E qui ci sono pratiche che possono essere esportate e portate a esempio. Anzi, potrebbero arrivare anche quei fondi che altrove non trovassero progetti adeguati: chi è più pronto, potrà essere premiato".

Un tavolo attivo da mesi

Proprio il Piemonte, dai mesi scorsi, ha attivato un Tavolo su questi temi, con decisioni che avevano riguardato anche i periodi di maggiore caldo, a tutela di chi lavora all'aperto. Ma nel mirino, ovviamente, c'è chi sfrutta condizioni di bisogno per applicare situazioni di lavoro disumane.

 

Sostenere chi opera correttamente 

"Non bisogna di fare di tutta l'erba un fascio - aggiunge l'assessore regionale all’Agricoltura, Paolo Bongioanni - ma è bene toccare con mano prima di decidere i provvedimenti da prendere ed eventualmente andare a colpire le situazioni negative".

"Bisogna stoppare un fenomeno indegno come il caporalato- aggiunge - ma al tempo stesso sostenere le aziende che hanno fatto grande il nostro territorio è il settore nel suo insieme".

 

"Dobbiamo diffondere sempre più le nostre pratiche migliori - aggiunge l'assessore regionale all’Immigrazione, Enrico Bussalino - diamo la massima disponibilità per contrastare fenomeni che spesso sfociano anche in sfruttamento sessuale".

Allargare ancora le adesioni tra i Comuni

"Ci siamo rimboccati le maniche - dice l'assessore regionale alla Montagna Marco Gallo, ex sindaco di Busca - e abbiamo fatto da capofila per dare una risposta importante tra i Comuni del distretto della frutta. Vogliamo allargare ulteriormente questa rete, aumentando strutture di accoglienza e sicurezza".

"Nelle prossime settimane, fatto il punto della situazione, procederemo con verifiche sui protocolli di Alba e Saluzzo - sottolinea il prefetto di Cuneo, Mariano Savastano - Ma faremo in modo che queste verifiche diventino abituali e ricorrenti".

Massimiliano Sciullo

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