Economia e lavoro - 02 marzo 2021, 07:24

Il mattone in Piemonte soffre ancora: il 2020 non ha portato via con sé le incertezze. E non si trovano muratori

Malabaila (Ance): "Pronti a fare la nostra parte a sostegno della campagna vaccinale"

Gru che costruiscono edifici

Il 2021 si è aperto tra le incertezze, per l'edilizia piemotnese

Fatturato in crescita solo per il 16,5% delle imprese del settore (31,3% in calo), occupazione in aumento per il 9,6%, mentre solo un'azienda su tre ha intenzione di fare investimenti. E' un 2021 ancora ricco di incertezze (dal punto di vista pandemico, ma anche economico) quello che il mondo delle costruzioni piemontesi osservano all'orizzonte. 
Lo fanno dopo un 2020 di enorme difficoltà e le uniche note parzialmente positive riguardano i tempi di pagamento, che si riducono di qualche giorno sia quando il cliente è lo Stato (da 88,3 a 81 giorni in 6 mesi), sia quando la committenza è privata (da 76,3 a 73 giorni).

Malabaila: "Il settore soffre ancora, serve uno slancio"

I timori espressi alla fine del 2020 hanno trovato conferma: le attività sono riprese ma purtroppo permane una fase di incertezza causata dal perdurare della pandemia e da un possibile lockdown”, dice Paola Malabaila, presidente di Ance Piemonte e Valle d’Aosta


Dalla nostra elaborazione emerge la fotografia di un comparto che necessita di uno slancio per agganciare la ripresa, attraverso un’effettiva apertura dei cantieri e con la semplificazione delle procedure di accesso al Superbonus - aggiunge Elena Lovera, Presidente del Centro Studi dell’Ance Piemonte e Valle d’Aosta –. Le previsioni per i primi sei mesi del 2021 sul fatturato e sull’occupazione risultano in linea con le rilevazioni dell’ultimo semestre del 2020: più del 50% del campione non segnala variazioni per il fatturato e l’82% non ne segnala per il personale".

Personale qualificato cercasi: ma non si trova

Ma come se non bastassero queste difficoltà, un altro aspetto rilevante riguarda la difficoltà denunciata dalle imprese edili di trovare personale qualificato, in caso di necessità. Lo racconta il 43,5% delle aziende, ma c'è pure un 17,4% che fatica a trovare personale generico. Una tendenza in crescita, visto che sei mesi fa queste difficoltà erano manifestate rispettivamente dal 36,8% e dal 12,3% del settore.

"Questo dato arriva a dimostrazione che il settore è stato in grado di riprendere le attività nei cantieri - aggiunge Lovera - e che l’edilizia potrebbe rappresentare, per i giovani soprattutto, un interessante ambito professionale che offre possibilità di crescita se opportunamente supportato”.

E proprio per dare una risposta a questa esigenza, Ance Piemonte ha attivato una convenzione con GeoJob, una start up che si occupa esclusivamente della ricerca e della selezione del personale in edilizia.

Campagna vaccinazioni, l'edilizia pronta a dare una mano

Ma l'attualità si chiama anche salute, pandemia e vaccinazioni. “Occorre fare fronte comune per superare questa situazione emergenziale e per tornare alla normalità, il nostro sistema bilaterale dell’edilizia è da subito disponibile a contribuire all’accelerazione della campagna vaccinale – ha aggiunto Malabaila –. Parallelamente serve subito un progetto di sviluppo economico con una particolare attenzione agli investimenti pubblici. A tal proposito auspichiamo che le risorse europee destinate al Piemonte si trasformino in programmi per la ripartenza economica e che mettano al centro la qualificazione, la sostenibile rigenerazione urbana e la digitalizzazione, in considerazione dell’importante ruolo dell’edilizia. Solo concretizzando e cogliendo pienamente le opportunità presenti sul mercato, il 2021 potrà segnare un importante cambio di rotta, per una crescita economica-sociale e anche ambientale”.

Massimiliano Sciullo

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