- 06 dicembre 2019, 16:05

Nuovo piano Unicredit, Quaglia: "Progetto coraggioso, ma si presti attenzione anche ai dipendenti. Gli esuberi? Vanno governati"

Il presidente della Fondazione Crt: "E' positivo che si voglia creare valore per gli azionisti: la redditività negli ultimi anni non è stata molto brillante". "I tagli? Purtroppo la tecnologia avanza per tutti e in tutti i campi, ma bisogna governare questa situazione"

"E' un piano coraggioso, ambizioso. E' buona l'intenzione di voler incrementare la redditività che negli ultimi anni non è stata particolarmente brillante. E' positivo che si crei valore per gli azionisti, anche se è un piano che risente della prospettiva di un triennio in cui il mondo bancario non vivrà momenti facilissimi". Lo ha detto Giovanni Quaglia, presidente di Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, a margine della presentazione degli Stati Generali alle Ogr.
"Per noi è una partecipazione finanziaria e non più strategica - ha aggiunto - non abbiamo rappresentanza in Unicredit, come Fondazione Crt, ma ci auguriamo ci sia attenzione a tutto il mondo degli stakeholder: clienti, imprese, ma anche dipendenti, oltre agli azionisti. Serve grande equilibrio. Gli esuberi? Vanno governati come si deve, ma la tecnologia avanza per tutti e bisogna stare attenti a tutti".

Proprio nei giorni scorsi, infatti, è stato annunciato un Piano Industriale che, accanto alla crescita dell'utile (5 miliardi entro il 2023) e la divisione tra gli azionisti di circa 8 miliardi di euro (tra cedole e riacquisto di azioni proprie), prevede anche il taglio di circa 8000 dipendenti e 500 filiali, sempre entro il 2023.

Attualmente a Torino e provincia le filiali sono circa 300, per salire a circa 450 in tutto il Piemonte.

Massimiliano Sciullo