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Economia e lavoro | 27 marzo 2025, 14:28

La crisi dell'auto colpisce ancora: Magna taglia la metà dei lavoratori a Rivoli, 50 posti di lavoro a rischio

Complessivamente sono 90 i dipendenti del centro progettazione alle porte di Torino, ex Olsa, acquisito nel 2018 dalla multinazionale canadese. L’azienda ha altri due stabilimenti produttivi, a Moncalieri e Santena

Lo stabilimento di Rivoli della Magna

Lo stabilimento di Rivoli della Magna

L'onda d'urto della crisi dell'auto si allarga ancora. Questa volta a rimanere colpita è Rivoli, in particolare lo stabilimento della Magna: centro progettazione che ha comunicato l'intenzione di licenziare 51 dei 90 dipendenti complessivi. 

Lo stabilimento ex Olsa, dal 2018 è stato acquisito dalla multinazionale canadese che - secondo quanto riferito dai propri manager all'incontro con i sindacati presso l'Unione Industriali di Torino - si trova in difficoltà finanziarie a causa del rallentamento del mercato automotive. Da qui la decisione di attivare un piano di riduzione dei costi che include anche l’utilizzo di un contratto di solidarietà fino alla fine del 2025, contestualmente alla prospettiva di ridurre l’organico di 51 unità.

Tecnici e ingegneri 
La crisi, dunque, non fa cadere la sua scure soltanto sugli operai. Per quanto riguarda i dipendenti Magna,  infatti, si tratta per la maggioranza di tecnici e ingegneri qualificati, che operano nel centro “engineering” di Rivoli, specializzato in sistemi di illuminazione interna ed esterna per auto. Nel Torinese, l’azienda ha altri due stabilimenti produttivi, a Moncalieri e Santena.

Assemblee dei lavoratori
Ieri si sono svolte le assemblee dei lavoratori, dalle quali è emersa una forte preoccupazione e la volontà di mettere in campo delle iniziative di protesta che si svolgeranno nei prossimi giorni. "Per quanto ci riguarda l’impostazione proposta dall’azienda è inaccettabile - dicono Luigi Paone, segretario generale Uilm Torino e Antonio Iofrida, responsabile Magna per la Uilm -. Chiediamo di utilizzare tutti gli strumenti a disposizione per evitare i licenziamenti, a partire dai percorsi di riqualificazione professionale con integrazione del reddito che nei mesi scorsi abbiamo chiesto e ottenuto dalla Regione Piemonte. Ci troviamo di fronte all’ennesimo caso di una multinazionale che acquisisce un marchio fiore all’occhiello del territorio torinese e, dopo averne rilevato il know-how, ne delocalizza le attività all’estero. La preoccupazione nostra e dei lavoratori è molto alta, non tollereremo un ulteriore impoverimento del nostro tessuto industriale”.

L’annuncio di 50 licenziamenti su un totale di 90 dipendenti al centro progettazione Magna di Rivoli è un duro colpo all’occupazione nel Torinese, secondo i consiglieri regionali Sarah Disabato e Alberto Unia. "Presenteremo un’interrogazione già nel prossimo Consiglio regionale - spiegano -, per chiedere alla Giunta Cirio un sostegno per chi si troverà in difficoltà. Occorre richiamare l’azienda alla sua responsabilità sociale per scongiurare questo triste epilogo".

Massimiliano Sciullo

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