L'annuncio fatto dal neo sindaco di Collegno, Matteo Cavallone, ha fatto subito rumore: entro un mese tutte le case occupate abusivamente nella zona di viale Partigiani saranno sgomberate.
Il primo cittadino si è così espresso in un incontro pubblico con i residenti del quartiere durante un'assemblea pubblica. "Stiamo producendo il massimo sforzo per ristabilire il prima possibile la legalità", ha aggiunto Cavallone, che poi ha anche attaccato Atc, sottolineando il problema dell'emergenza abitativa, parlando di "oltre 60 alloggi di edilizia popolare vuoti che Atc deve sistemare per poter essere assegnati".
Il sindaco ha parlato di una "situazione intollerabile", ma a stretto giro di posta è giunta la replica da parte di Atc: "In merito agli alloggi sfitti a Collegno, si precisa, come già sottolineato in una nota inviata all’amministrazione comunale, che la maggior parte degli alloggi attualmente non locati e in attesa di manutenzioni è di proprietà della Città di Torino", viene fatto notare.
"Una cinquantina di questi alloggi sarà riqualificata da Atc grazie alle risorse dei progetti PinQua, finanziati con fondi del Pnrr. Inoltre – spiega il presidente Atc Emilio Bolla – abbiamo chiesto formalmente alla Città di Torino e al Comune di Collegno di valutare l’opportunità di affidare all’Agenzia l’incarico e la relativa dotazione finanziaria per far fronte a una sollecita ristrutturazione di altri 31 alloggi, che non rientrano nell’intervento finanziato con il Pnrr, per renderli disponibili in tempi brevi al Comune per nuove assegnazioni".
Per quanto riguarda il progetto PinQua – Pnrr, inoltre, Atc precisa che l’Agenzia nei mesi scorsi ha aderito alla pressante richiesta del Comune di Collegno di subentrare al Comune stesso quale responsabile dell’attuazione del progetto, impegnandosi a garantire il massimo sforzo per il rispetto dei tempi stringenti del cronoprogramma, in coordinamento con gli altri enti coinvolti.
“La sfida - sottolinea Emilio Bolla - è particolarmente ardua dato il tempo limitato a disposizione e per questo è indispensabile evitare polemiche e lavorare sodo, con grande senso di responsabilità e in piena collaborazione istituzionale per garantire il raggiungimento dell’obiettivo”.