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Economia e lavoro | 08 marzo 2024, 08:14

Start up, Torino va controcorrente: nel 2023 aumentano le nuove imprese, mentre in Italia sono calate

Solo Milano fa meglio: si registrano 675 aziende, con una crescita dello 0,6%, mentre la media nazionale segna un -3,5%: due su tre sono legate all'hi-tech, tra aerospazio, energia, scienze della vita e automotive

pianta che spunta tra soldi e grafico in crescita

A Torino continua a crescere l'habitat a sostegno delle start up, nonostante il calo a livello nazionale

Torino tiene botta e mentre il resto del Paese vede calare la presenza di nuove aziende "innovative", sotto la Mole il 2023 ha portato una crescita, anche se non vertiginosa. Lo dice lo studio effettuato dal Club degli Investitori, in collaborazione con ToTeM e con il supporto di ESCP Business School e Growth Capital: la “Ricerca sulle Startup e Sistema dell’Innovazione a Torino” segnala in particolare la presenza a Torino di 675 tra startup e pmi innovative, segnando un aumento dell'0,6%. La media nazionale, invece, è calata del -3,5%.
La stragrande maggioranza delle start up sabaude, poi (il 63%, quasi due su tre) è attiva nell'high tech: dall'aerospazio a settori come Energia e CleanTech, Life Science, Software e Cybersecurity, Mobilità e Automotive.

Calano i finanziamenti raccolti: finito l'effetto Newcleo

Nel 2023, in particolare, il settore delle Biotecnologie si è confermato il più attrattivo in termini di volumi di investimento, mentre il numero di start up finanziate è cresciuto rispetto al 2022 da 40 a 60 grazie all’aumento delle società nell’aerospazio.

Le startup torinesi hanno quindi raccolto fondi per un totale di 65 milioni di euro nel 2023, evidenziando una significativa diminuzione rispetto ai 400 milioni del 2022. Qui però si deve segnalare la fine del cosiddetto "effetto Newcleo", la start up di Stefano Buono che ha segnato un'epoca e che da sola aveva attirato la stragrande maggioranza dei finanziamenti.

Escludendo però gli investimenti in Newcleo, Torino mostra una riduzione del 35% rispetto al 2022, che non è certo un dato rassicurante, ma che è migliore della diminuzione nazionale del -37%.

L'habitat torinese: incubatori, acceleratori e investitori professionali

A Torino sono presenti più di 30 incubatori e acceleratori, e oltre 20 investitori professionali con una dotazione potenziale di 1 miliardo di euro per operazioni di Venture Capital, a livello globale, nei prossimi 5/10 anni.

Torino mantiene la sua posizione di seconda città italiana prendendo in considerazione sia il volume di investimenti che il numero di start up finanziate.

La maggioranza degli imprenditori e investitori suggeriscono a Torino di focalizzare i propri sforzi indicando nell’aerospazio e nel “deep tech”, nelle scienze della vita i settori principali su cui puntare per colmare le distanze con le altre città europee comparabili.

Torino diventa una città ad alta tecnologia

Il sistema delle startup innovative sta rapidamente trasformando Torino in una città “high tech”, ricca di capitali e tecnologie e capace di attirare startup e talenti internazionali - commenta Giancarlo Rocchietti, presidente del Club degli Investitori -. Per crescere il proprio posizionamento nell'ecosistema dell'innovazione globale, Torino dovrebbe identificare con maggior determinatezza i settori su cui puntare, rafforzare l’interazione tra il pubblico e i privati e agire sulla formazione e lo spirito imprenditoriale dei giovani”.

Massimiliano Sciullo

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