Sabato 14 e domenica 15 ottobre torna SaluTO Torino. Medicina e Benessere, presso lo spazio Fare al secondo piano del Mercato Centrale Torino, in piazza della Repubblica. Due giorni di incontri gratuiti e aperti a tutti con gli esperti della Scuola di Medicina degli Università degli Studi e del Politecnico di Torino per rispondere a dubbi del pubblico e sfatare fakenews sulla salute. Il titolo dell’edizione di quest’anno, la V consecutiva, è Risveglia i Sensi, come i nostri sensi possono aiutarci a mantenerci in salute e come possiamo prendercene cura per conservarli al meglio.
A questo tema in particolare è dedicato l’incontro di Sabato 14 ottobre alle ore 17 Vista, olfatto, tatto, udito e gusto: cosa ci dicono i nostri sensi e come non farli ammalare a cui partecipa tra gli altri Roberto Albera, docente di Otorinolaringoiatria all’Università degli Studi di Torino.
Professore è vero che l‘uso del telefono cellulare espone al rischio di sviluppare un tumore al nervo acustico?
Di certo sull’argomento non c’è nulla: ci sono studi scientifici che avallano la correlazione fra uso prolungato del telefono cellulare e sviluppo di patologia oncologica, altri che lo negano. Recenti ricerche ingegneristiche dimostrano un abbattimento importante dei livelli di radiofrequenze negli ultimi modelli di telefono cellulare, livelli che, nei telefoni prodotti fino al 2001/2004, erano decisamente più alti e potenzialmente pericolosi per la salute, soprattutto se l’apparecchio veniva usato in ambienti chiusi.
Che consigli possiamo dare?
Sembra che l’auricolare con il filo sia più sicuro del bluetooth, anche se meno comodo, in particolare sempre negli ambienti chiusi. E, ovviamente, la moderazione è in generale una buona misura di sicurezza: non bisognerebbe arrivare a telefonate della durata di due ore e oltre.
Senza arrivare all’ipotesi di una lesione neoplastica, l’ascolto della musica con gli auricolari spesso è condannato in termini assoluti, come potenzialmente pericoloso per l’udito.
È chiaro anche in questo caso che l’esposizione prolungata di musica ad alti livelli di volume può provocare danni all’udito. Suoni superiori a 85/90 decibel per due o tre ore al giorno non fanno bene alla salute, ma dal momento che nel quotidiano, per tutti noi è difficile misurare i decibel dei suoni che percepiamo, direi che è sufficiente un utilizzo moderato in termini di durata e di volume della musica che ascoltiamo per metterci al riparo da possibili danni. Ma è necessario sdrammatizzare, soprattutto a proposito di una eccessiva azione censoria nei confronti dei ragazzi: l’ascolto di musica è una fonte di arricchimento per tutti e soprattutto per i più giovani, quindi non deve certamente essere negata. Solo è opportuno che i genitori verifichino le modalità della fruizione.
Il programma completo di SaluTO 2023 sul sito www.saluto.net.