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Sport | 13 agosto 2022, 07:10

Riparte il campionato: Juve per lo scudetto, Toro possibile outsider

Bianconeri partono in prima fila assieme all'Inter (malgrado l'infortunio di Pogba e i dubbi delle ultime amichevoli), Juric torna a sorridere dopo gli attesi rinforzi, ma non mancano le tensioni legate a Lukic

loghi toro e juve

Riparte il campionato: Juve per lo scudetto, Toro possibile outsider

Non era mai successo, nella storia della serie A. Ma il primo Mondiale disputato in inverno (da fine novembre a Dubai) fa scattare il campionato prima ancora del ferragosto, stravolgendo preparazione, calendario e abitudini radicate da decenni. Juventus-Sassuolo e Monza-Torino: ecco cosa dice la prima giornata.

Per la Juve, reduce dalla prima annata con 'zero tituli' dopo un decennio ricco di gloria e di successi, l'imperativo è tornare a vincere: perché quando si prendono due fuoriclasse come Pogba e Di Maria ed il miglior difensore dell'ultima stagione, l'ex granata Bremer, non ci si può nascondere, malgrado alcune lacune in rosa e le incertezze di un precampionato ricco più di infortuni che di vittorie. Il Toro invece è sospeso per l'ennesima volta, tra sogni d'Europa e incertezze, come testimoniato dal lungo stallo del mercato e dalla lite tra il ds Vagnati e il tecnico Juric che ha fatto il giro del globo. Ma gli arrivi di Vlasic e Miranchuk negli ultimi giorni hanno riportato fiducia e serenità nell'ambiente. 

JUVE, VINCERE E' L'UNICA COSA CHE CONTA

Messa in archivio una stagione in cui è rimasta a bocca asciutta, la Signora punta a tornare a fidanzarsi con il tricolore, che è stato di sua esclusiva proprietà per nove campionati di fila, ma che nell'ultimo biennio è tornato sotto la Madunina. Il Milan, malgrado il tricolore sul petto e l'ingaggio del talentino De Ketelaere, parte comunque dietro ai bianconeri e all'Inter, anche se il mercato aperto sino a fine mese potrebbe scombinare ancora previsioni e pronostici della vigilia.

INTER E ROMA ASSIEME AI BIANCONERI

I nerazzurri, se non perderanno il 'ministro della difesa' Skriniar, con il ritorno di Lukaku, attaccante che in Italia ha dimostrato di saper spostare gli equilibri, sono la squadra con la rosa più profonda e meglio assemblata. Ma la Juve, a pieno organico e con un Kostic in più (e magari un vice Vlahovic) non appare inferiore, se mister Allegri troverà alla svelta la giusta alchimia, anche se il campionato inizierà con Pogba e Szczesny in lista infortunati.

Un problema non di poco conto, ma la Juve può e deve saper iniziare meglio di un anno fa (le partenze lente delle squadre di Allegri, dai tempi del Cagliari, stavolta non saranno tollerate), per non accumulare subito un handicap rispetto alle rivali. Tra queste difficile pensare ad un Napoli da scudetto, viste le tante cessioni, attenzione invece alla nuova Roma, regina del mercato, che ha rivitalizzato piazza ed ambizioni con alcuni colpi di spessore, tra cui quello dell'ex bianconero Dybala. Uno di quelli che hanno lasciato lasciato la Juve, oltre a Chiellini, Bernardeschi, Morata e De Ligt, per questo è lecito attendersi ancora qualche novità importante dal mercato nei prossimi giorni. Ma iniziare dai tre punti lunedì contro il Sassuolo è d'obbligo.

TORO, LA CERTEZZA SI CHIAMA JURIC

La bella vittoria sul Palermo nel debutto in Coppa Italia non deve trarre in inganno, vista la differenza di categoria: il Toro è un cantiere aperto, con metà dei dieci giocatori richiesti da Juric alla fine della scorsa stagione arrivati in granata. L'insofferenza del tecnico è esplosa nel video diventato virale in poche ore, durante la conclusione del ritiro a Waidring, con l'intervento del team manager Pellegri che ha evitato che dalle parole e dagli insulti si passasse ad un match di boxe.

Cairo, come è suo costume, ha glissato, come ha fatto a lungo anche sul mercato, malgrado il tesoretto (quasi 50 milioni) arrivato dalla cessione di Bremer ai cugini juventini. Ma strascichi di tensione sembrano essere emersi anche ieri sera, con il neo capitano Lukic al centro di un episodio che ha portato alla sua mancata convocazione per il debutto contro il Monza.

Senza Bremer e (dopo sette stagioni) capitan Belotti, il Toro riparte senza i totem del recente passato, oltre ad aver perso gente come Mandragora e Pobega, eppure il nuovo acquisto Radonjic è apparso fin dalle prime amichevoli un acquisto di spessore, sicuramente non inferiore a quel Brekalo che ha scelto di non restare in granata, dopo una stagione brillante. E c'è curiosità attorno all'acquisto del giovane turco Ilkhan. Gli ingaggi di Vlasic e Miranchuk ora cambiano le prospettive e rilanciano le ambizioni granata per un campionato in cui essere la possibile outsider. 

TRA SALVEZZA TRANQUILLA E IL SOGNO EUROPA 

Con gli ultimi innesti (aspettando ancora quello di un difensore) l'organico è sicuramente sufficiente per andare oltre una tranquilla salvezza, con la voglia di Juric e il blasone del club che impongono di alzare l'asticella, dopo il decimo posto dell'ultimo campionato, con il desiderio di provare a lottare per l'Europa. Anche se resta il dubbio sul portiere, visto che tra Milinkovic-Savic e Berisha in due non ne fanno uno buono. Stasera, contro un Monza al debutto assoluto in serie A ma che ha fatto ampio ricorso al mercato, ci sarà subito un interessante banco di prova.

 

Massimo De Marzi

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