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Economia e lavoro | 01 giugno 2022, 15:20

Caro benzina, si avvicina il ponte del 2 giugno, ma Torino vede soprattutto quota 2 euro al litro

Nonostante i provvedimenti del governo, anche nella città della Mole i carburanti hanno ripreso a crescere dopo essere scesi sotto 1,70. E manca l'effetto sanzioni al petrolio russo

prezzi pompe carburanti

I prezzi dei carburanti tornano a sfiorare i due euro al litro anche a Torino

Il ponte del 2 giugno è alle porte. Ma all'orizzonte (anche) dei torinesi si staglia soprattutto un altro argomento di riflessione: piano piano, giorno dopo giorno, i ritocchi ai prezzi dei carburanti hanno riportato i listini a sfiorare i due euro al litro, sia per la benzina che per il diesel. E in alcune pompe anche a superare questa soglia.

Discese e risalite

Sono durati dunque ben poco gli effetti del taglio alle accise voluto dal Governo nei mesi passati, subito dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, per limitare la corsa verso l'alta dei prezzi spesso accompagnata da manovre speculative. Completata la discesa a quota 1,7 infatti, tutti i distributori hanno ripreso a salire verso l'alto e ora i due euro al litro sono ben chiari. 

Un effetto che interessa soprattutto i distributori dei marchi più noti, ma che finisce per trascinare anche i benzinai cosiddetti "bianchi" perché al di fuori dei grandi circuiti di distribuzione.

Cottarelli e Governo: "Sanzioni colpiscono poco, nuovi tagli alle accise"

E manca ancora l'effetto sulle sanzioni applicate al petrolio russo: se da un lato Carlo Cottarelli (ospite questa mattina al Festival Internazionale dell'Economia di Torino) dice che gli effetti potrebbero essere limitati per un'Italia che dal Paese guidato da Vladimir Putin ottiene solo l'11% del suo fabbisogno ("e si può sostituire più facilmente rispetto al gas"), dall'altro è lo stesso esecutivo ad aprire a un nuovo intervento. È stata proprio Maria Cecilia Guerra, sottosegretaria all'Economia, parlando sulle reti Rai a definire "molto probabile" una nuova misura. "Prezzi più alti aumentano anche l'Iva e quindi il gettito nelle casse dello Stato. Noi vogliamo utilizzarlo per abbassare le accise e calmierare il prezzo dei carburanti".

Massimiliano Sciullo

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