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Attualità | 04 maggio 2022, 13:38

Progresso a piccoli passi, l'urlo dei FabLab riunisce tutta la regione: "I migliori a fare Innovazione dal basso"

Dedicati alle scuole, alle PMI e agli artigiani, i diversi laboratori provinciali si uniscono nella rete MakPi

laboratori FabLab

L'urlo dei FabLab riunisce tutta la regione: "Siamo i migliori per l'Innovazione dal basso"

C'è un'innovazione che nasce dal basso, artigiana: lontana dalle logiche delle grandi industrie, ma in grado di essere quasi sartoriale, cucita o solo imbastita sui bisogni delle piccole aziende che vogliono sposare il progresso.

MakPi per riunire tutti i FabLab del Piemonte

Oggi, questa spinta che nelle singole provincie ha i suoi rappresentanti, trova un'alleanza regionale che prende il nome di MakPi (Making Piemonte), che riunisce tutti i FabLab piemontesi: da Torino a Cuneo, passando per Lab 121 Alessandria, il Nord Piemonte con We Do FabLab a Novara e Hackbility. Piccoli laboratori da Archimede Pitagorico, che sanno illuminare la lampadina giusta al momento adatto.

Creare una rete di competenze e del saper fare

"Si vuole creare una rete di competenze, di saper fare, nate da un rapporto profondo con le comunità locali di territorio, imprese, scuole o territorio", spiega Carlo Boccazzi Varotto, di Hackbility. "L'approccio funziona perché siamo in grado di intercettare le richieste e trovare in breve tempo una risposta. Questo è il messaggio che vorremmo fare passare alle aziende. Noi lavoriamo con loro e non soltanto per loro, per trovare una soluzione immediata a una necessità, sfuggendo a scelte e dinamiche imposte dall'alto o dal mercato".

"Bravissimi a fare cose che altri valorizzano"

"Siamo ricchissimi di queste competenze, ma troppo spesso le nostre invenzioni vengono poi valorizzare in altre regioni perché non siamo stati abbastanza capaci di raccontarci. Non c'è peggiore forma di provincialismo che non saper raccontare quel che sappiamo fare in casa", conclude Boccazzi Varotto.

Attività e formazione nelle scuole, per pmi ed artigiani

Ma oltre alle aziende, l'interlocutore adatto ai FabLab è anche il mondo della scuola. "Portiamo all'interno delle aule le nuove tecnologie e stimoliamo una formazione che non è teorica, ma legata al fare, all'apprendimento con la pratica - aggiunge Alessandro Marcon, del FabLab di Cuneo - Ma non ci fermiamo alle scuole: facciamo formazione per gli artigiani insegnando nuove tecnologie per innovare i passaggi produttivi e renderli più competitivi anche all'estero".

"Sono temi che hanno grandi richieste, ma spesso mancano le risorse umane e le persone che possono lavorare su questi argomenti - sottolinea Marco Cassino, del FabLab Torino - Magari partendo da intuizioni spiegare anche con parole sbagliate, ma pronunciate nel contesto giusto e quindi utili a portare un tassello nell'innovazione".

Avvicinare piccole aziende all'innovazione accessibile

"Da sempre ho creduto nel fare rete per gli attori della nuova frontiera dell'innovazione fatta dal basso, i cosiddetti 'faber', per riuscire ad avvicinare anche le piccole e medie imprese alle attività dei FabLab", dice Guido Bolatto, segretaria generale della Camera di Commercio di Torino.

E Paolo Bertolino, segretario generale di Unioncamere Piemonte, aggiunge: "Le piccole e medie imprese sono la spina dorsale del tessuto produttivo regionale e la proposta di unire in rete le traiettorie future di opportunità, intervento e crescita non poteva che trovarci a sostegno".

"È importante anche la vocazione e l'impatto sociale che hanno i FabLab. Anche per questo vogliamo essere cassa di risonanza per questo movimento", conclude Bertolino.

Massimiliano Sciullo

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