Sanità - 24 gennaio 2022, 10:31

Vaccini, Canalis (Pd): "In Piemonte grande ritardo sugli under 19"

La consigliera regionale “Sono la più grande sacca di non vaccinati. Cosa aspetta la Giunta Cirio a dar loro la priorità nelle vaccinazioni?”

vaccino

Polemiche sulla vaccinazione dei più giovani

"Dai dati sulla progressione vaccinale (aggiornati al 19 gennaio 2022), emerge che in Piemonte permane un grave ritardo nelle vaccinazioni della popolazione studentesca. L’83,08% dei bambini tra 5 e 11 anni e il 16,79% dei ragazzi tra 12 e 19 anni non ha ancora ricevuto alcuna dose di vaccino. Solo il 34,5% dei bambini tra 5 e 11 anni, che hanno fatto la preadesione, ha ricevuto la prima dose (68.233 hanno fatto la preadesione e 23.542 hanno ricevuto la prima dose). E solo il 14,58% dei ragazzi tra 12 e 19 anni ha ricevuto la terza dose". Così Monica Canalis, vicesegretaria PD Piemonte e consigliera regionale.

"Cosa aspetta la Giunta Cirio a modificare il meccanismo di convocazione vaccinale per assegnare un particolare grado di priorità ai minori? Oggi in Piemonte la fascia di popolazione meno vaccinata è proprio quella degli under 19. È su di loro che si deve recuperare, somministrando subito la prima dose a chi ha fatto la preadesione e facendo una campagna di sensibilizzazione verso chi non ha ancora aderito. È l’unico modo per ridurre le assenze da scuola".

"Il secondo evidente punto debole della campagna vaccinale è quello degli ultra ottantenni non trasportabili. Il 33% di chi ha ricevuto la seconda dose non ha ancora ricevuto la terza. E questo nonostante la reiterata profferta di aiuto di Auser, Anteas e Ada, che permetterebbe di velocizzare le vaccinazioni domiciliari. La Regione non sta coinvolgendo questi autorevoli esponenti del Terzo Settore piemontese, e senza alcuna giustificazione".

"Minori e anziani sono fasce di popolazione prioritarie, su cui la Giunta Cirio dovrebbe accelerare per colmare il ritardo della nostra Regione. Anche il dato complessivo ci preoccupa. La popolazione piemontese vaccinata con ciclo completo è infatti il 79%, mentre quella italiana è il 79,7%, segno che il Piemonte è sotto la media nazionale".

"Una buona notizia c’è: nel giro di due settimane la popolazione piemontese over 50 che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino si è ridotta dall’8,1% al 7%. Un effetto positivo dell’obbligo vaccinale imposto dal Governo, sebbene il Piemonte continui ad avere anche in questo ambito risultati peggiori di quelli italiani, dove la media degli over 50 non vaccinati è inferiore (5,9%). L’ideologia no vax si dimostra ancora una volta particolarmente radicata nel nostro territorio".

comunicato stampa

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