Il motto è chiaro: "Se, complici le restrizioni e la ristrettezza economica, la gente non viene al museo, il museo va alla gente". Con queste parole il direttore del Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata, Domenico Beccaria, ha illustrato la grande novità che partirà dal prossimo 3 dicembre, 115° anniversario della nascita del Toro: grazie al tour virtuale, si potranno visitare le 15 sale di Villa Claretta di Grugliasco stando comodamente seduti a casa.
Emozioni in alta definizione
Il tour virtuale dura poco meno di un quarto d'ora, 14 minuti per la precisione, dando un'idea al visitatore di quello che può trovare all'interno delle 15 sale del museo. Ma ovviamente c'è la possibilità di 'fermarsi' molto di più, anzi con la possibilità di andare a selezionare le immagini (tutte in alta definizione) e leggere le didascalie, curate con precisione e dovizia di particolari dal vicedirettore del museo Piergiorgio Raimondo, si può vedere e sapere tutto sui circa 1500 reperti storici ospitati a Villa Claretta.
"E' tutto interattivo e gratuito", ha aggiunto Domenico Beccaria. "Abbiamo scelto di partire nel giorno del compleanno del Toro, ma in realtà si tratta di un regalo anticipato che ci siamo fatti per i vent'anni del museo, nato il 4 maggio 2022. Speriamo che questa novità abbia il successo che merita, soprattutto per l'impegno che ci hanno messo tutti i volontari".
Foto e post produzione di Giorgio Fossati
Ovviamente, vista la dimensione di Villa Claretta, sono state fatte immagini a 360 gradi di ogni sala e le immagini riguardano molti ma non tutti i reperti del museo: "Quali abbiamo privilegiato? E' stato fatto un sondaggio tra i volontari del museo, fatto salvo il desiderio di immortalare il maggior numero possibile di cimeli". A confezionare questo piccolo grande capolavoro è stato (dopo tre giornate piene trascorse a fare scatti e un gran lavoro di produzione) Giorgio Fossati, noto fotografo bergamasco ma grandissimo tifoso del Toro, già autore delle immagini del libro uscito in occasione dell'inizio dei lavori di restauro del Filadelfia, nell'ottobre del 2015
Dai pionieri al Grande Torino allo scudetto del '76
Grazie al tour virtuale, si potrà fare una carrellata di immagini e foto che spaziano dal Toro degli albori e dei pionieri, per arrivare ai protagonisti del primo scudetto e a Vittorio Pozzo, dal Conte Marone Cinzano a Ferruccio Novo, per arrivare all'epopea e alla favola del Grande Torino, per proseguire con capitan Ferrini e Gigi Meroni, fino a 'mister colbacco' Giagnoni e poi ai campioni dello scudetto del 1976.
Si potranno vedere immagini in alta definizione che faranno sembrare vive e attuali alcune foto storiche o cimeli vecchi di anni, come il famoso cappotto di lana del presidente Pianelli, indossato per scaramanzia fino a quel 16 maggio 1976, che incoronò il Toro di Radice campione d'Italia in una giornata di sole con 30 gradi.
La chicca della maglia di Lentini
Nel tour c'è la possibilità di vedere, ingrandite e con tutti i dettagli tecnici, anche una vasta collezione di maglie storiche. Da quelle di Junior a quella più recente di Belotti, con un'autentica chicca: la maglia gialla, firmata da Lentini, che Gigi avrebbe dovuto indossare ad Amsterdam, in occasione della finale di ritorno della Coppa Uefa, il 13 maggio 1992.
"Temendo che l'arbitro, all'ultimo, potesse dire di non indossare la maglia granata, per non confondersi con il bianco e rosso dell'Ajax, la società aveva fatto preparare una divisa gialla. Che però non venne mai indossata", ha ricordato Beccaria. Anche questa è storia, che dal 3 dicembre sarà godibile anche da casa grazie ad un clic.