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Attualità | 18 giugno 2021, 07:00

La provincia di Torino diventa capitale dello sport integrato, oggi al via la prima fase dei Giochi Nazionali

La manifestazione, organizzata dallo CSEN, in programma al palasport di Grugliasco: coinvolti centinaia di atleti di diverse specialità, con e senza disabilità, provenienti da tutto il nord Italia

giochi nazionali dello sport integrato

La provincia di Torino diventa capitale dello sport integrato, inizia la prima fase dei Giochi Nazionali

Non solo calcio e tennis, la provincia di Torino diventa anche capitale dello sport integrato: dalle 15 alle 18 di oggi, venerdì 18 giugno, presso il palazzetto dello sport di via CLN 53 a Grugliasco, parte la prima fase dei Giochi Nazionali organizzati da CSEN con il contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell'ambito del progetto 'Cambia il tempo'.

Centinaia di atleti con e senza disabilità in diverse discipline

La manifestazione coinvolge centinaia di atleti con e senza disabilità provenienti da Valle d'Aosta, Liguria, Piemonte, Lombardia, impegnati insieme in diverse dimostrazioni di discipline come golf, karate, danza, attività circense e subacquea. Il progetto è di ampio respiro e prevede una gamma di proposte partendo da un percorso di formazione per insegnanti della scuola primaria fino ad arrivare a laboratori di sport integrato, attività espressive e alternanza scuola-lavoro in un'ottica di sensibilizzare studentesse e studenti delle scuole secondarie di secondo grado.

Obiettivo: creare un polo dello sport integrato

L'obiettivo finale è quello di creare un 'polo dello sport integrato' dove, oltre alla pratica sportiva, trovino spazio anche attività culturali, formative e di incontro sociale: “Si tratta - afferma il responsabile progetto Andrea Bruni – di un'idea innovativa attraverso cui intendiamo porre l’attenzione sull’atleta e non sul risultato ad ogni costo. Con lo sport integrato vogliamo battere il razzismo, l’odio e la discriminazione verso un altro che consideriamo diverso. Vogliamo convincere i giovani che la gestione dei conflitti passa attraverso il confronto con le differenze e non con il rifiuto e la violenza”.

Una definizione di sport integrato

In cosa consiste lo sport integrato? A fare chiarezza è il presidente regionale di CSEN Gianluca Carcangiu: “Quando parliamo di sport integrato - spiega - non ci rivolgiamo esclusivamente alla disabilità, e quindi al rapporto integrato che può intercorrere tra normodotati e atleti con disabilità, ma parliamo di integrazione a tutti i livelli, riguardanti ad esempio la lotta alla discriminazione per motivi religiosi, sociali o etnici. Non va confuso con lo sport inclusivo perché non ci preoccupiamo di includere "l'altro", bensì di creare un team che nella diversità dei propri componenti produca valore, generi educazione e soprattutto divertimento”.

Uno dei mezzi ritenuti fondanti per la promozione di questa mentalità è la modifica dei regolamenti delle discipline sportive in ottica di equità, con la contemporanea attivazione di una rete formata da organizzazioni del terzo settore, scuole associazioni sportive, istituzioni pubbliche e privato sociale.

Marco Berton

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