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Politica | 08 aprile 2021, 20:56

Relazione di Icardi sui vaccini, le opposizioni attaccano: "I numeri veri sono altri. Piemonte penultimo se si guardano le prime dosi"

Il consigliere Grimaldi (LuV) il più agguerrito: "Purtroppo siamo la regione che ricovera di più di tutta Italia e che non riesce a mettere in sicurezza i più fragili"

Relazione di Icardi sui vaccini, le opposizioni attaccano: "I numeri veri sono altri. Piemonte penultimo se si guardano le prime dosi"

"Con 933.881 dosi su 1.240.040 ricevute, il Piemonte si attesta al 75,3% delle dosi somministrate, all’undicesimo posto in Italia (fonte: governo.it). Col 6%, siamo penultimi in Italia, seguiti dalla sola Calabria, in termini di 'sole prime dosi somministrate', mentre siamo primi in Italia, col 7,7%, per persone che hanno completato il ciclo vaccinale (fonte: gimbe.org). Questi sono i dati che avremmo voluto sentire da Icardi, invece abbiamo ascoltato solo quelli positivi". Ad affermarlo sono i consiglieri regionali Domenico Rossi e Daniele Valle, in seguito alle comunicazioni dell'assessore Icardi in Consiglio regionale (LEGGI QUI).

"Cosa vogliono dire questi dati? - si chiedono ancora Rossi e Valle - Che il Piemonte ha spinto molto sulle seconde dosi, completando i cicli vaccinali, mentre le altre regioni italiane, considerando il fatto che la prima dose di vaccino ha già di per sé un'efficacia immunizzante, hanno scelto invece di ampliare la platea dei protetti, confidando nell’aumento delle dosi in arrivo per completare poi i cicli".

Più duro l'attacco del capogruppo di Luv, Marco Grimaldi: "Icardi si scorda di dire che siamo penultimi davanti alla Calabria per le somministrazioni della prima dose, e che il Piemonte veleggia a metà classifica fra le Regioni italiane, un risultato di cui non vantarsi ma che invece sembra riempire di orgoglio la Giunta leghista che evidentemente sceglie di non fare i conti con un dato allarmante: siamo la regione che ricovera di più di tutta Italia e che non riesce a mettere in sicurezza i più fragili. Il traguardo di vaccinare tutti gli 80enni entro il 15 aprile è già stato nuovamente spostato in là di tre giorni e solo il 30% di quelli non trasportabili ha ricevuto la prima dose di vaccino: è una situazione drammatica ed inaccettabile".

Durante il dibattito in aula, l’assessore ha risposto a Sarah Disabato (M5s) che il protocollo per le cure domiciliari è applicato meglio nella provincia, piuttosto che nella città metropolitana di Torino, dove "la pressione ospedaliera è più forte". E a Silvio Magliano (Moderati), ha assicurato che farà presente al Dirmei la situazione di comunità di ecclesiastici anziani e di comunità di persone disabili affinché siano tutti vaccinati.

Francesca Frediani (M4o) ha chiesto informazioni sulla vaccinazione nelle carceri. Icardi le ha risposto che “tutto il personale della polizia penitenziaria è stato vaccinato e, se si riusciranno ad avere dosi aggiuntive, i carcerati verranno vaccinati in deroga a quanto prevede attualmente la norma”.

Ha posto invece la questione della "scelta del vaccino" il consigliere Paolo Ruzzola (Fi), preoccupato dalle persone che si rifiutano di fare AstraZeneca. "Al momento - ha risposto Icardi - non esiste per i cittadini la possibilità di scegliere un vaccino piuttosto che un altro”.

Daniele Angi

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