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Scuola e formazione | 05 marzo 2021, 15:25

L'appello dei genitori a Cirio: "I contagi salgono, ma la scuola è un luogo sicuro: la dad non è una soluzione"

Il Comitato Genitori Druento – San Gillio – Givoletto ha scritto al governatore facendosi portavoce di un disagio diffuso: "La didattica a distanza penalizza tutti e ha un impatto pesante sui ragazzi"

aula con i banchi vuoti

I genitori chiedono al governatore Cirio di non imporre la dad alle scuole di ogni ordine e grado

Non ci sono ancora comunicazioni ufficiali, ma il malcontento in vista di un possibile ritorno alla Dad per tutte le scuole di ogni ordine e grado sta già crescendo, a Torino come in Piemonte.
Una delle voci che già si staglia contro la didattica a distanza è quella del Comitato Genitori Druento – San Gillio – Givoletto, che ha scritto una lettera al presidente della Regione, Alberto Cirio.

"Siamo consci dell’aumento significativo dei numeri epidemiologici. In questo momento nel nostro Istituto Comprensivo su 71 classi solo 3 sono state poste in quarantena - scrive Gaia Giulia Bono, presidente del Comitato -. L’Istituto Comprensivo ha adottato, fin dall’inizio dell’anno scolastico, un preciso e dettagliato Protocollo di Sicurezza, che ha permesso il contenimento dei contagi. Il costante lavoro della Scuola ha portato ad avere un ambiente sicuro e situazioni circoscritte di classi poste in quarantena. Già dall’inizio dell’anno scolastico, la costante collaborazione tra i Comuni e la Scuola, ha permesso di raddoppiare le linee di trasporto per gli studenti, al fine di evitare qualunque tipo di assembramento".

E prosegue: "I numeri quotidiani dei contagi mostrano che la scuola è un luogo sicuro per i nostri figli; le mascherine, il distanziamento, l’areazione delle aule (sempre più possibile con l’approssimarsi della primavera) e tutte le misure adottate dimostrano che la scuola in presenza è fattibile".

"Analizzare i dati a livello di singoli casi"

Ecco perché la domanda, al governatore, è di analizzare caso per caso, senza prendere decisioni uguali per tutto il territorio. "Se i dati in vostro possesso sulla diffusione del contagio sono estremamente, come è giusto che sia, dettagliati a livello territoriale, perché le decisioni sulle chiusure devono essere prese a livello provinciale o regionale? Perché penalizzare realtà territoriali che per circostanze favorevoli o per comportamenti virtuosi in questo momento sono meno toccate dall’epidemia in corso?".

"La Dad non è fattibile per tutte le famiglie"

"Gli studenti, nonostante le difficoltà, hanno dimostrato grande spirito di

adattamento alle nuove disposizioni e ai nuovi protocolli: ogni giorno manifestano

la volontà di proseguire con la didattica in presenza adeguandosi ad una nuova

realtà scolastica. La Dad penalizza le famiglie, penalizza gli studenti, gravando su questi ultimi, privandoli dell’apprendimento in classe. La Dad non è una soluzione, ma una difficoltà per gli studenti, che vedono purtroppo ridotto il numero complessivo delle ore di insegnamento. La Dad non è cosa fattibile per tutte le famiglie: impone a quest’ultime di interrompere l’attività lavorativa (quando non si può accedere ai congedi Covid), impone a quei lavoratori posti in smart working una difficile gestione del lavoro e dei figli e, infine, impone uno sforzo economico nell’acquisto di computer e altri strumenti tecnologici".

"Non dimentichiamo l’impatto emotivo, psicologico e sociale che la DAD ha sui

nostri figli. La campagna vaccinale del personale scolastico procede e per quanto riguarda il nostro istituto, ha avuto una grande adesione da parte del corpo insegnanti; e questo non può che essere un segnale positivo e una spinta a mantenere in presenza la didattica. Ancora una volta sono le scuole a chiudere per prime, mentre tutte le attività produttive restano aperte e per le altre occasioni di assembramento, anche dei giovani, non viene prevista alcuna precauzione: ribadiamo che la Scuola in presenza è un diritto per i nostri figli ed è un dovere sociale e politico renderlo possibile".

Massimiliano Sciullo

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