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Cultura | 24 febbraio 2021, 19:39

Performer in azione tra le location storiche del Piemonte: così l'arte diventa set cinematografico

Lanciato il progetto "CIAK! Piemonte che spettacolo", che selezionerà tramite bando registi e videomaker per la realizzazione di clip e cortometraggi d'autore con dieci compagnie

Reggia di Venaria, backstage di "The broken key"

Reggia di Venaria, backstage di "The broken key"

I maggiori luoghi-simbolo dell'arte e della cultura piemontese diventano set cinematografici per dieci compagnie di teatro, musica, danza e circo contemporaneo. Succede grazie al progetto "CIAK! Piemonte che spettacolo",  ideato e messo in campo da Fondazione CRT, Film Commission Torino Piemonte Fondazione Piemonte dal Vivo, per promuovere le eccellenze del patrimonio regionale e i talenti delle performing arts attraverso la realizzazione di dieci clip e cortometraggi d’autore destinati alla diffusione locale, nazionale e internazionale. L'obiettivo è favorire l'occupazione dei settori a oggi maggiormente penalizzati da un anno di pandemia, rilanciando il territorio anche in chiave turistica.  

"Tutto è nato durante il primo lockdown - spiega Matteo Negrin, direttore di Piemonte dal Vivo -. Parlando con FCTP, cercavamo di capire come la circostanza drammatica potesse spingerci a cercare nuova opportunità. Serviva dare un’accelerazione a un processo urgente già da prima. Volevamo capire come poter lavorare in sinergia e in un’ottica che superasse la mera erogazione di risorse e contributi al comparto. Rispetto ai prodotti digitali che si andavano diffondendo, poi, ci siamo presto resi conto di quanto fossero ormai inflazionati, e la gente ne denunciasse una certa stanchezza. Abbiamo quindi costruito un patto che generasse valore anche in futuro, salvaguardando il patrimonio artistico e restituendo un’immagine turistica del Piemonte attraverso gli occhi del talento di chi lo abita. Infine, abbiamo agito in un’ottica di sostegno, ma non di tipo assistenzialistico, bensì stringendo un accordo di collaborazione reciproco. Questa per noi è l’innovazione”. 

Fino al 24 marzo è aperto il bando che selezionerà registi e videomaker. Le dieci location, diffuse in tutte le province del Piemonte, saranno individuate all’interno di una rosa che comprende: le OGR, il Museo di Scienze Naturali, Palazzo Madama, l’Armeria Reale, il Planetario InfiniTo, Stupinigi, il Castello di Rivoli (Torino); il Parco Paleontologico Astigiano e il complesso di beni gestito dalla Fondazione Asti Musei (Asti); il Castello di Casale Monferrato (Alessandria); il Castello di Racconigi, il Castello di Govone, Bene Vagienna con Casa Ravera, Palazzo Lucerna di Rorà e la Confraternita dei Disciplinati Bianchi (Cuneo); il Broletto di Novara; il Museo Borgogna (Vercelli); Villa Giulia (Verbania), il Ricetto di Candelo (Biella).

A ognuna sarà abbinata una compagnia di performer dal vivo e una produzione cinematografica, che “abiteranno” gli spazi con progetti site-specificparte integrante della narrazione video. 

"Il progetto - dichiara l'assessore regionale alla cultura Vittoria Poggio - riuscirà ad attivare il settore economico-occupazionale in un momento in cui far ripartire i comparti dello spettacolo e delle produzioni audiovisive è fondamentale. La bellezza delle dieci location che verranno scelte, spaziando in tutte le province del Piemonte, non farà che rafforzare la promozione turistica del nostro territorio".

Entro maggio saranno pronte le dieci opere, ognuna in tre formati diversi (59 secondi, 2 minuti e 59, cortometraggio).

Il bando e i documenti per partecipare sono disponibili sul sito di Piemonte dal Vivo alla pagina dedicata: www.piemontedalvivo.it/ciak

"Il rilancio turistico di luoghi e architetture passa e parte spesso proprio dal cinema, che ne enfatizza la bellezza e l’unicità. La nostra regione si fa ancora una volta pioniera, mettendo a sistema tre asset di eccellenze", commenta Paolo Damilano, presidente di Film Commission Torino Piemonte. "Le istituzioni - aggiunge la presidente di Piemonte dal Vivo Angelica Corporandi d’Auvaresono chiamate a sostenere il comparto della cultura, immaginando forme di intervento che valorizzino il ruolo di artisti, tecnici e maestranze dello spettacolo nell’ottica di una auspicabile ripartenza. Lavoriamo dunque affinché i beni e le attività culturali siano, al tempo stesso, un presidio da tutelare nel presente ma anche uno straordinario strumento per costruire il futuro”.

A partire dalla tarda primavera, i clip e i corti realizzati potranno catalizzare l’attenzione di un pubblico ampio ed eterogeneo, attraverso il mercato nazionale e internazionale cinematografico e televisivo, i circuiti indipendenti e i festival.

"Abbiamo sempre ritenuto importanti e strategici i produttori indipendenti e i film maker locali - sottolinea il direttore di FCTP Paolo Manera -: questo  progetto nasce soprattutto pensando a loro, ai lavori che scaturiscono dal nostro territorio. Ci siamo immaginati le location migliori, dove dar vita a materiali video fruibili sui siti e i social di tutti gli enti coinvolti, e poi condivisi con i principali portali. E siamo di fatto la prima regione in Italia che è riuscita a mettere insieme tutti questi elementi. Un azzardo, all'inizio, che ora è realtà". 

Manuela Marascio

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