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Politica | 19 novembre 2020, 10:31

Contagi tra gli studenti, i timori della Città metropolitana: "Sono dati preoccupanti"

La consigliera Azzarà: "Io stessa sono un'insegnante e conosco bene le difficoltà e le ansie che le famiglie stanno affrontando ogni giorno"

Contagi tra gli studenti, i timori della Città metropolitana: "Sono dati preoccupanti"

Crescono ansia e preoccupazione per i numeri dei contagi da Covid-19 legati al mondo della scuola. A farsene portavoce, dopo la discussione in Regione, è Barbara Azzarà, consigliera della Città metropolitana di Torino con la delega proprio all'istruzione.

"Grazie alla consigliera regionale Francesca Frediani, l'assessore alla sanità della Regione Piemonte Icardi ha finalmente reso noti i dati e le percentuali di contagiati che emergono sia trai ragazzi che tra gli addetti ai lavori del mondo della scuola sono davvero preoccupanti - dice Azzarà -: io stessa sono un'insegnante e conosco bene le difficoltà e le ansie che migliaia di famiglie in Piemonte stanno affrontando ogni giorno spesso nella totale mancanza di informazioni per giorni e giorni sull'esito dei tamponi".

I dati parlano di 27.440 studenti piemontesi sottoposti a tampone di cui 5.625 risultati positivi, oltre 15mila sono del territorio torinese con ben 3119 positivi cioè più del 55%. Anche per gli operatori scolastici i valori di positività sono risultati molto elevati nel Torinese: dei 10.370 tamponi effettuati sul personale scolastico di tutte le province piemontesi ne sono risultati positivi 3364 positivi di cui 1472 nella sola realtà metropolitana torinese.
Un tema di schiacciante attualità, dopo i tanti giorni in cui alcuni ragazzi hanno deciso di protestare nei confronti della didattica a distanza seguendo le lezioni non da casa, ma dalla strada davanti alle proprie scuole nel centro di Torino.

Sulle richieste che arrivano di far rientrare a scuola gli studenti in Piemonte, Azzarà però aggiunge: "Si parla già di un possibile rientro di tutti gli studenti , mi chiedo se siamo davvero in grado di gestire l'alto rischio che la didattica in presenza per tutti comporterebbe, in una fase così delicata, per i contagi e le ospedalizzazioni sul nostro territorio? I dati che la sanità regionale ha dovuto far emergere nelle ultime ore sui contagi di studenti ed operatori scolastici devono farci riflettere, la salute è un bene primario imprescindibile". 

"La didattica in presenza è insostituibile, lo sappiamo tutti, ma questa è una situazione straordinaria e come tale va considerata. La didattica a distanza deve essere utilizzata al meglio delle sue possibilità, ci sono moltissimi esempi di un ottimo funzionamento e di impegno online sia da parte dei ragazzi che degli insegnanti, questa può essere anche l'occasione per colmare il gap che il nostro Paese ha, come più volte evidenziato da diversi studi, sull'uso delle nuove tecnologie".

redazione

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