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Attualità | 28 agosto 2020, 12:36

Castello di Rivoli, Andrea Viliani nominato Curatore del progetto "Pompeii Commitment

L’incontro tra materia archeologica da una parte e ricerca e innovazione artistica contemporanea dall’altra

Castello di Rivoli, Andrea Viliani nominato Curatore del progetto "Pompeii Commitment

Il Castello di Rivoli ha annunciato che il Responsabile e Curatore del proprio Centro di Ricerca CRRI, Andrea Viliani, è stato nominato Curatore del progetto Pompeii Commitment. Materie Archeologiche / Archaeological Matters che prevede l’incontro tra materia archeologica da una parte e ricerca e innovazione artistica contemporanea dall’altra, con particolare attenzione allo sviluppo e alla promozione dell’arte contemporanea italiana.

Il progetto è diretto scientificamente dal Prof. Massimo Osanna, Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei, e curato da Andrea Viliani.
Pompeii Commitment. Materie Archeologiche / Archaeological Matters, si basa sullo studio e sulla valorizzazione delle “materie archeologiche” custodite nelle aree di scavo e nei depositi di Pompei ed è finalizzato alla costituzione progressiva di una collezione d’arte contemporanea per il Parco Archeologico di Pompei.

Pompeii Commitment. Materie Archeologiche / Archaeological Matters ricongiunge archeologia e contemporaneità – sottolinea Andrea Viliani - ovvero i reperti archeologici nel loro stato di conservazione e comprensione sempre mutevole e le manifestazioni culturali contemporanee nella loro molteplice e contraddittoria creazione di conoscenze e immaginari che ancora non esistono. Il progetto connette le testimonianze di catastrofi già avvenute con scenari di rischio e ricreazione contemporanei, producendo un patrimonio esperibile non solo quale “eredità” del passato ma anche come esempio di “rigenerazione” e “potenzialità”.

Questi non sono oggetti inerti ma materie “vibranti”, creature “del fango, non del cielo”, per citare Donna Haraway, sono conoscenze e immaginari vivi e in opera che possono quindi fungere da stimolo non solo per l’analisi e l’implementazione del patrimonio esistente, ma anche per la creazione di nuovi scenari, in un contesto aperto al confronto fra le generazioni, le provenienze, le discipline e le materie da cui il nostro mondo è abitato e di cui è composto. In questo senso intendiamo usare la parola “responsabilità” (“commitment”): come prospettiva che dal passato si affida al presente e dal presente al futuro, ovvero come invito ad assumere un atteggiamento di consapevolezza, di impegno, di proposta nei confronti della persistente contemporaneità, e urgenza, epistemiche che un sito archeologico come quello di Pompei continua a trasmetterci”.

Le opere prodotte verranno affidate a musei archeologici e di arte contemporanea a partire dal Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea nel 2021.

comunicato stampa

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