Economia e lavoro - 11 giugno 2020, 08:35

Casa in affitto? Consigli ed errori da non fare quando si firma il contratto

Trasferirsi in una nuova abitazione di solito significa anche iniziare una nuova vita, con tutti i lati positivi che tale cambiamento comporta, ma anche con alcuni necessari accorgimenti per evitare brutte sorprese

Trasferirsi in una nuova abitazione di solito significa anche iniziare una nuova vita, con tutti i lati positivi che tale cambiamento comporta, ma anche con alcuni necessari accorgimenti per evitare brutte sorprese. Mai come in questo momento, dunque, è necessario porre la massima attenzione alle procedure burocratiche che accompagnano la decisione di prendere in affitto un’abitazione, così da evitare brutte sorprese.

Che cosa controllare prima di firmare un contratto d'affitto

Inesperienza e fretta rappresentano i due principali fattori di rischio cui i futuri inquilini possono andare incontro dopo la firma del contratto di locazione.

Pertanto sarebbe buona norma valutare con attenzione alcuni aspetti, riguardanti innanzitutto le condizioni dell'immobile, soffermandosi su tutte le sue componenti, anche quelle meno evidenti.

Un elemento molto importante da controllare è quello relativo alle utenze, per prendere coscienza del reale stato di fatto in cui si trovano e per capire esattamente le procedure da avviare per sistemare il tutto. A questo proposito va detto che online si trovano alcune guide, come quella sulla voltura luce e gas di Vivigas, grazie alle quali è possibile avere ben chiare tutte le informazioni principali e gli aspetti da tenere in considerazione.

Sempre per quanto riguarda le forniture di luce e gas, un altro aspetto da controllare è la caldaia. Un apparecchio non funzionante, così come un impianto elettrico non a norma (requisito obbligatorio per ogni contratto di locazione) possono veramente fare la differenza. Un utile suggerimento può essere quello di visitare la casa insieme a un tecnico, per chiarire i vari aspetti tecnici e logistici dell'abitazione.

Sarebbe consigliabile anche introdurre nel contratto alcune clausole di salvaguardia a tutela dell'inquilino, e comunque valutare alcuni aspetti, come le spese incluse nel canone, il tipo di vicinato (eventuali locali rumorosi oppure vicini chiassosi) e il reale stato di fatto dell'immobile.

Come redigere correttamente un contratto d'affitto

Esistono due differenti tipologie di contratto: quello a canone libero e quello a canone concordato; nel primo caso vi è una maggiore libertà d'azione, con l'unica clausola di non interrompere il contratto prima di 4 anni, con eventuale proroga di altri 4 (formula 4+4). Nel secondo caso, gli importi del canone devono venire stabiliti in base a tabelle di riferimento, con una durata minima di 3 anni, eventualmente rinnovabile per altri 24 mesi.

Oltre alle variabili sopra esposte, prima della firma di un contratto d'affitto bisognerebbe chiarire altri aspetti, relativi a:
- prezzo reale del canone di locazione;
- spese incluse o escluse;
- durata del contratto;
- tipo di cauzione;
- cedolare secca per adeguamento all'Istat;
- attivazione delle utenze.

Su quest'ultimo punto è necessario porre particolare attenzione per non rischiare di dover saldare debiti relativi alla precedente gestione.