Pensare alla Fase 2 anche in un'altra ottica: quella dell'ambiente. Il lockdown ha infatti portato a una riduzione dell'inquinamento e ora, che l'Italia è ripartita, c'è chi riflette anche sui paradigmi di mobilità negli ambiti urbani e sull'intero territorio. Ed è il sindaco di Collegno Francesco Casciano che ha deciso di scrivere al presidente della Regione Alberto Cirio, all'assessore Luigi Genesio Icardi e all'assessore Marco Gabusi e, per conoscenza, all sindaca Chiara Appendino per parlare di un piano condiviso urgente per una mobilità alternativa all'auto.
"Una mobilità fondata sugli spostamenti a ridotto impatto ambientale è cruciale perché ci consente di rafforzare le strategie contro il contagio e al contempo può condurre a nuove opportunità di crescita per la nostra Regione e di valorizzazione e salvaguardia del commercio locale, tra i più penalizzati da quest'emergenza - ha scritto il primo cittadino di Collegno -. Per attuare quella che chiamiamo Ri-evoluzione i nostri territorio devono collaborare in sinergia e ragionare come area vasta e metropolitana, abbandonando la convinzione miope che i nostri confini servano a qualcosa".
Un Ri-evoluzione, dunque, che si basa su alcuni obiettivi: ridurre l'uso dell'auto privata, ottenere una deroga ministeriale sulle infrastrutture ciclabili leggere, finanziare queste infrastrutture e una cabina di regia regionale e metropolitana per attuare delle misure nazionali. Una evoluzione ciclabile anche per i circa 250mila cittadini della zona ovest che quotidianamente utilizzano le due ruote per i propri spostamenti quotidiani.
"È fondamentale avviare un confronto costruttivo con la Regione Piemonte: riprendiamo le attività economiche e lavorative, ma al contempo salvaguardiamo la salute e il benessere delle persone - ha proseguito nella sua lettera il sindaco Casciano -. Il tempo è poco e il momento è adesso. Il nostro messaggio di Ri-evoluzione crediamo debba essere portato presso le istituzioni nazionali, affinché queste accolgano l'istanza di risorse economiche per ripensare e attuare una nuova rete di trasporto leggera incentivando i cittadini ad utilizzarla nel rispetto delle misure di distanziamento sociale, della salute e del benessere della collettività".