Politica - 17 ottobre 2019, 14:33

Venaria riparte, intorno a un tavolo l'evento per cominciare il cammino [FOTO]

Il centrodestra si ritrova a sostegno del progetto presentato davanti a oltre cento persone venerdì sera. Giulivi: "Segnale che esiste una comunità umana pronta a supportarci"

Un nuovo cammino politico riparte seduti attorno a un tavolo, tra una portata e l'altra, per presentare una visione alternativa a quanto visto fino a questo momento per Venaria. Si sono contate oltre cento persone, venerdì 11 ottobre, in un locale storico della città della Reggia come "Lucio dla Venaria", che ha fatto da cornice alla presentazione di Venaria Riparte, una nuova formazione, una lista civica promossa da Fabio Giulivi, venariese 38enne, funzionario dell’Ordine degli Architetti, da anni impegnato nella politica cittadina. Il suo posto, nel panorama politico attuale, è nel centrodestra.

"È per serate come quella di ieri che ha senso aver speso 20 anni di impegno politico in città - dice Giulivi -, perché l'affetto di tante persone è il segnale più tangibile che esiste una comunità umana che ti supporta in iniziative come questa e ti indica che la strada presa è quella giusta". "Da soli non si va da nessuna parte - aggiunge - quando a muoversi invece è una comunità umana così numerosa allora ogni obiettivo diventa raggiungibile". "Abbiamo stretto un patto di lealtà con i partiti del centrodestra che ci porterà nelle prossime settimane a definire il programma politico per la città e ad individuare la miglior candidatura a sindaco possibile - aggiunge -. Non potevamo chiedere di più per partire davvero alla grande".

Una nuova proposta dopo l'esperienza politica conclusasi in anticipo rispetto al mandato del sindaco Roberto Falcone, sostenuto dal Movimento cinque stelle. "Questo gruppo nasce per consentire a tante persone nuove di impegnarsi per la propria città - dice ancora Giulivi -. Con molti di loro abbiamo condiviso 4 anni fa l'esperienza di “Per Venaria insieme” ma alla fine, una diversa visione sulla collocazione futura della lista, ha portato alla nascita di questo nuovo progetto. Con l’amico Pino Capogna abbiamo discusso a lungo, ma la sua volontà di non rientrare nel centrodestra ha portato a questa decisione. Da soli non si va da nessuna parte e per noi è fondamentale rimanere coerente con i nostri elettori che ci avevano visti sì come una lista civica ma comunque collocata nel perimetro di centrodestra". 

Ma sul piatto non ci sono alleanze a 360 gradi. "Non riusciamo ad immaginarci disponibili ad accordi con chiunque pur di provare a vincere. La lista civica, tra l’altro, consente a persone anche provenienti da percorsi politici diversi di potersi unire per lavorare insieme - e attraverso una positiva contaminazione delle idee - dare vita una nuova visione della città, cosa che manca da anni a Venaria. Abbiamo parlato di come vorremmo Venaria, della necessaria definizione di una vocazione turistica da perseguire con forza, del problema dei trasporti, della sicurezza, delle scuole, del degrado urbano. Abbiamo parlato della crisi in cui versa Venaria e della necessaria scossa di entusiasmo per uscire dal torpore e dal declino ormai da anni intrapreso. Tre commissariamenti consecutivi sono un record italiano di cui non andare fieri. Un'onta dalla quale liberarsi prima possibile. Da soli però non si può andare da nessuna parte perchè la legge elettorale prevede di dover vincere col 50%+1 dei voti oppure di arrivare al ballottaggio". 

Alla serata erano presenti anche i segretari del centrodestra cittadino Andrea Cerutti della Lega e Giuseppe Di Bella per Fratelli d’Italia (assente Rosario Galifi di Forza Italia per gravi motivi familiari ma non ha fatto mancare i saluti del suo gruppo). "Abbiamo stretto un patto di lealtà con i partiti del centrodestra che ci porterà nelle prossime settimane a definire il programma politico per la città e ad individuare la miglior candidatura a sindaco possibile - conclude Giulivi -. Nelle prossime settimane partiranno le iniziative sul territorio per far conoscere sempre di più la nostra idea di città".

Massimiliano Sciullo