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Viabilità e trasporti | 21 marzo 2020, 18:00

Coronavirus, pure il mondo della logistica punta i piedi: "Sicurezza anche per i nostri lavoratori"

L'appello di Uiltrasporti: "Pronti a fare accordi, anche a costo di interrompere il servizio per alcuni giorni"

Coronavirus, pure il mondo della logistica punta i piedi: "Sicurezza anche per i nostri lavoratori"

Anche il mondo della logistica e dei trasporti vuole combattere la sua battaglia contro il Coronavirus "ad armi pari". E' la stessa necessità che in questi giorni interessa le fabbriche oppure i lavoratori dei supermercati, ma che per ora è rimasta sotto silenzio rispetto ad altri settori.

Anche l'ultima versione dei decreti del Governo contro il Covid 19 ha confermato la continuazione dell'attività lavorativa per questo mondo strategico nel far circolare le merci e le materie prime. Ma questo non cancella l'allarme: "Questa situazione imprime un urgentissimo confronto con le imprese e le associazioni del settore per la verifica e l’individuazione di adeguati protocolli di sicurezza anti-contagio, tesi alla tutela della salute dei lavoratori", dicono dal mondo sindacale.

E in particolare, Uiltrasporti Piemonte chiede di "realizzare accordi che favoriscano la immediata e totale attuazione delle misure di sicurezza per i lavoratori del settore che si rendono attualmente indispensabili: confronto preventivo con le Rsa per l’individuazione e la condivisione delle procedure e degli strumenti più idonei agli obbiettivi di tutela dei lavoratori; dotazione al personale di mascherine, sapone per le mani, guanti; la sanificazione degli ambienti di lavoro, dei mezzi e delle arre comuni; riduzione del carico di lavoro; favorire lo Smart Working; attivare tutte le procedure che consentano il lavoro in sicurezza rispettando le distanze interpersonali di almeno un metro in tutti gli ambienti di lavoro; estensione del Protocollo di sicurezza a tutti i fornitori in appalto; costituzione in azienda del Comitato per la verifica e la vigilanza attuativa del Protocollo del 14 marzo". 

"Nel caso la messa in opera di queste misure comporti necessariamente una sospensione temporanea – in tutto o in parte – dell’attività lavorativa e/o la riorganizzazione della stessa, queste scelte vanno assunte senza indugio alcuno. Nel caso non fosse possibile – per motivi oggettivi o soggettivi – attuare una efficace protezione dei lavoratori non c'è alternativa alla parziale o totale sospensione dell'attività".

comunicato stampa

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