Sanità - 22 febbraio 2020, 16:08

Coronavirus: da Asti un caso sospetto è stato portato all'Amedeo di Savoia

Intanto in Regione Pd e M5S chiedono all'assessore Icardi quali misure si stanno adottando in Piemonte

Coronavirus: da Asti un caso sospetto è stato portato all'Amedeo di Savoia

Ancora massima allerta contro il Coronavirus. Un astigiano, questa mattina è stato portato a Torino all'Amedeo di Savoia per alcuni controlli specifici, mentre una donna è stata ricoverata in Malattie infettive dell'ospedale astigiano, senza essere transitata dal pronto soccorso, poiché da diversi giorni aveva la febbre alta (avrebbe partecipato alla gara sportiva cui ha partecipato il lodigiano affetto dal virus).

Ma non c'è alcuna certezza che si tratti del virus. Anzi, in attesa di una nota ufficiale dalla Asl Astigiana, il sindaco di Asti Maurizio Rasero ha rassicurato che "non si è assolutamente in situazione di emergenza, c'è stata una riunione in Prefettura, domani alle 12.30 farò una diretta Facebook per dare ulteriori informazioni. Stiamo attenti ma non si deve gettare benzina sul fuoco"

Intanto il vicepresidente della Commissione Sanità in Regione, Domenico Rossi, annuncia: "Dopo i recenti casi di contagio da Coronavirus, acclarati nella giornata di venerdì 21 febbraio, nella Regione di Lombardia e Veneto, ed alcuni casi sospetti anche in Piemonte, lunedì mattina, in apertura dei lavori della IV Commissione, chiederemo conto, come Gruppo Pd, all’Assessore Icardi della riunione dedicata al tema già nel pomeriggio di venerdì e quali siano le misure che la Regione intende mettere in campo”. 

Pensiero simile è quello di Francesca Frediani, capogruppo M5S in Regione: "Chiediamo che l’assessore lunedì venga a riferire in IV Commissione sugli sviluppi della situazione anche in considerazione di quanto sta avvendo in Lombardia e Veneto. Inoltre vogliamo rassicurazioni dall’assessore anche rispetto alle richieste dell’Ordine dei Medici che ha espresso la necessità di ricevere indicazioni univoche su come eventualmente gestire i casi. Necessario anche avere certezze rispetto al mettere a disposizione di tutti gli operatori sanitari interessati le necessarie attrezzature per espletare la loro attività in sicurezza anche in considerazione di quanto avvenuto in Lombardia dove tra i contagiati ci sono cinque tra medici e infermieri".

redazione

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