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Economia e lavoro | 18 giugno 2019, 13:05

Da Rivoli a Pechino, con Blue Engineering lo sviluppo viaggia sui binari di matrice cinese

Ufficializzato l'incarico all'azienda torinese di Centro di ricerca italiano per il gigante asiatico. Il CEO Mohammed Eid: "Oggi realizziamo un sogno: è un'occasione per tutta la filiera". Il primo progetto sarà il Trolleybus che sarà sperimentato proprio nelle vie della città

Da Rivoli a Pechino, con Blue Engineering lo sviluppo viaggia sui binari di matrice cinese

Una storia di successo che abbina un colosso cinese a un'eccellenza del territorio produttivo torinese e piemontese. E che diventa una grande occasione di sviluppo per il territorio: la CRRC (gigante del settore ferroviario) ha infatti scelto Blue Engineering, che ha la.sua sede a Rivoli, come Centro di ricerca italiano.

"Un traguardo che apre le porte, speriamo, a nuovi importanti incarichi nel Gruppo e che potrebbe creare nuove occasioni di sviluppo per la filiera nel suo insieme", ha detto Dario Gallina, presidente dell'Unione industriale di Torino.

Tutto è iniziato nel 2016, quando Blue Engineering ha avuto l’ingresso nel proprio azionariato di tre importanti gruppi cinese: CRRC - China Railway Rolling Corporation (60%), CMC - China National Machinery Import & Export Corporation (15%) e GENERTEC - China General Technology (5%), mentre il rimanente 20% è rimasto ai soci fondatori.
Le tre aziende cinesi afferiscono direttamente al Ministero Cinese, ed in particolare CRRC e CMC al Ministero dei Trasporti, mentre Genertec al Ministero dello Sviluppo Economico. Ora si tratta di un passo avanti ulteriore, che di fatto colloca l'azienda torinese a pieno titolo all'interno del network.

Tra i primi risultati concreti, lo sviluppo del “Trolleybus” a propulsione elettrica e guida autonoma, nato dalla cooperazione tra CRRC e BLUE Engineering, che sarà realizzato con il sostegno della Regione Piemonte, grazie ai fondi europei per la ricerca e l’innovazione, e sarà testato nelle vie torinesi grazie al progetto della Città di Torino “Torino Smart Road”.

"È un sogno. E i sogni speri che accadano tutti i giorni. E oggi è accaduto", dice con la voce rotta dall'emozione Mohamed Eid, CEO di Blue Engineering. "Fin da quando siamo nati, nel 1993, abbiamo voluto diversificare per evitare qualunque rischio di crisi e dall'automotive siamo arrivati all'aerospazio, con Avio e Thales Alenia Space. Fino al ferroviario, per diventare la prima azienda di ingegneria mondiale che progetta il treno senza averne la produzione. Dai treni ad alta velocità a quello a due piani, fino alle metropolitana o alla monorotaia. Oggi i nostri prodotti viaggiano in 30 Paesi del mondo: una grande soddisfazione visto che siamo nati in una soffitta".

"Da domani, ci ritroviamo in un universo di relazioni fatto di tantissime aziende e un enorme fatturato. Questo comporta per tutto il Piemonte un'occasione per fare innovazione e sostenere la crescita tecnologica", prosegue Eid. "Pensiamo che questo comporterà un 20% in più di fatturato e di crescita occupazionale".

"Le relazioni tra Italia e Cina hanno fatto passi da gigante e i rapporti tra le aziende hanno ottenuto grandi risultati - dice Wang Jun, vicepresidente CRRC -. Oggi diamo inizio al nuovo Centro ricerca, che rappresenta un simbolo della nostra collaborazione con i partner italiani. Apertura e sinergia sono la strada che stiamo seguendo, anche in altri Paesi europei e nel mondo, favorendo sviluppo reciproco. Sono convinto che otterremo ottimi risultati e questo centro torinese sarà un esempio per tutti".

"La nostra è una città che è industria, lo è stato e lo sarà ancora. Ma è anche una città di università, culturale e turistica - sottolinea la sindaca di Torino, Chiara Appendino -. Ma oggi la sfida è la transizione digitale e l'approccio che ha la nostra città non è temere l'innovazione, ma provare a cavalcarla. Non competere, ma cooperare: facendo rete e mettendo insieme tutte le competenze del territorio". "Quello che celebriamo oggi non è solo un rapporto tra due aziende, poniamo un tassello importante nei rapporti Italia-Cina", conclude. "E faccio gli auguri di buon lavoro alla giunta Cirio, perché avremo occasione di lavorare insieme: qui a Torino le istituzioni sono abituate a collaborare".

"Grazie agli amici cinesi che hanno creduto nelle potenzialità del Piemonte. E se la Regione ha dei meriti, è di chi mi ha preceduto, il presidente Chiamparino, che insieme alla sindaca ha saputo creare i presupposti per arrivare a questo accordo", dice il neo governatore Alberto Cirio. "E avete fatto bene a credere in noi: vi garantiamo il nostro impegno e la nostra serietà. Noi crediamo in questo accordo e vi siamo grati per aver scelto il Piemonte. Continueremo a fare la nostra parte, facendo business ma ancorato a valori dell'individuo, della tradizione, della cultura e del reciproco rispetto".

E sulla bontà dei rapporti tra Italia e Cina testimonia anche Li Bin, ambasciatore generale della Repubblica Cinese in Italia. "La collaborazione tra i nostri due Paesi danno buoni frutti e Torino ne è un ottimo esempio. Il settore dei trasporti su rotaia vede il Piemonte in prima fila e sono convinto che potrà dare impulso anche a comparti vicini. Seguiamo questa collaborazione con grande attenzione".

"Sul nostro territorio sono presenti grandi competenze, anche grazie alla presenza delle due Università. E questo incide molto nella scelta delle aziende di insediarsi in un territorio, come per la mia azienda, General Motors", garantisce Pierpaolo Antonioli, presidente di Ceip. "Torino ha una lunghissima tradizione nel tema della mobilità. E la capacità di innovare della città è il punto di forza. Infatti oggi GM sta guardando anche a scooter e biciclette: un sistema integrato di mobilità e Torino sta lavorando proprio su questo: possiamo essere un campo di prova che poi potrà essere esportato nel mondo".

"Torino crea ingegneri adatti a questo settore. Non per nulla Blue Engineering è nata da nostri ex allievi", dice Guido Saracco, rettore del Politecnico. "E oggi la Cina non è più l'attrazione esotica dei ristoranti etnici. È il Paese che, con la globalizzazione, sta ponendoci le maggiori sfide a livello economico e di innovazione".

"E se pochi anni fa avevamo 9 studenti cinesi, oggi formiamo 1200 ragazzi che arrivano da quella nazione. E abbiamo relazioni forti anche in Cina: stiamo progettando siti olimpici per il 2022, ma anche iniziative legate alla via della Seta e altre ancora".

"Non nascondo - conclude - che con CRRC potremmo contribuire alla costruzione di quell'infrastruttura verso la Cina. Trump permettendo".

Massimiliano Sciullo

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