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Attualità | 16 febbraio 2019, 08:44

Venaria, il teatro Concordia e un 2019 da protagonista: "Vogliamo diventare un punto di riferimento per la musica dal vivo"

Il direttore artistico Mirco Repetto ripercorre una storia iniziata nel 2004 e fissa gli obiettivi per il nuovo anno: "Fondamentale il rafforzamento di Scena Ovest con Ciriè e Settimo"

Venaria, il teatro Concordia e un 2019 da protagonista: "Vogliamo diventare un punto di riferimento per la musica dal vivo"

Il suo obiettivo è quello di farlo diventare un punto di riferimento per la città e per tutti i comuni della Città Metropolitana di Torino. E’ questo il progetto, ambizioso, di Mirco Repetto, direttore artistico del teatro della Concordia di Venaria.

Dal 2004, anno in cui ha aperto i battenti, il teatro di strada ne ha fatta nel gradimento del pubblico. E pure tanta. “Vogliamo diventare un punto di riferimento per la musica dal vivo e per l’intrattemenimento”, spiega Repetto. "Spettacoli, concerti ed ogni forma di intrattenimento, qui, non mancano mai". Tra i nomi che si sono già esibiti spiccano quelli di Serena Autieri, Massimo D’Apporto, Paolo Hendel, Luca Carboni, i Maneskin.

“Cerchiamo di offrire prodotti di prestigio e questo avviene anche grazie a collaborazioni con realtà locali e nazionali”. Il Concordia è a tutti gli effetti un teatro che ama sperimentare. “Offriamo spettacoli di circo contemporaneo e siamo tra i primi in tutta Italia a farlo", aggiunge Repetto. Cerchiamo di dare voce e spazio a realtà più piccole, in modo tale che riescano ad emergere”.

Il direttore artistico è orgoglioso del luogo che ha creato. “Ogni volta, durante le occasioni pubbliche, siamo percepiti come un teatro importante. Prima eravamo noi a chiedere ad attori, cantanti e compagnie teatrali di esibirsi da noi, ora è il contrario perché sono loro a contattarci”. La percezione è che il teatro della Concordia abbia consolidato la sua immagine. Ma Repetto non ha in serbo anche altri progetti. “Vorremmo il rafforzamento di Scena Ovest, un cartellone teatrale condiviso anche con altri teatri del territorio, come Ciriè e Settimo".

“Vogliamo diffondere la cultura di andare a teatro – conclude – ed è per questo motivo che coinvolgiamo spesso le scuole. Oggi gli studenti che vengono ai nostri spettacoli sono tanti, è importante perché saranno loro il pubblico di domani".

Antonia Gorgoglione

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