"Il Venaria Calcio non si tocca!”: recita così lo striscione che i militanti di CasaPound hanno affisso la scorsa notte all'ingresso dell'impianto Don Mosso in via San Marchese a Venaria. La società calcio, infatti, rischia di non poter utilizzare più la struttura a seguito della decisione della Federazione Italiana Gioco Calcio di revocare l'omologa per il mancato rifacimento dei campi da parte del Comune per mancanza di fondi.
Gaetano Cuttaia, referente di CasaPound per Venaria, commenta sconcertato la vicenda: “La possibile chiusura del Don Mosso a causa della cattiva gestione comunale segna il declino dello sport a Venaria: in questo modo, centinaia di giovani venariesi potrebbero non avere più l'opportunità di praticare sport o assistere a una partita, senza contare il rischio che i campi possano cadere in rovina.”
“È probabile che le sterili iniziative promosse dal sindaco Falcone in nome dell'antifascismo abbiano la priorità sui valori di rispetto e aggregazione che lo sport può insegnare ai giovani”, prosegue Matteo Rossino, responsabile provinciale del movimento della tartaruga frecciata. “Come a Torino, così anche a Venaria gli esiti catastrofici di un'amministrazione pentastellata sono ormai sotto gli occhi di tutti”.